Sono ore molto convulse quelle che sta vivendo Monte dei Paschi. La quotata senese, in difficoltà fin dall’apertura delle contrattazioni, è stata sospesa con un ribasso teorico di oltre 6 punti percentuali.

A determinare il tracollo di Monte dei Paschi è stata la notizia di ieri relativa alla decisione di Corrado Passera di ritirare la sua proposta per il salvataggio di Mps. La mossa dell’ex ministro ed ex numero uno di Intesa Sanpaolo e Poste Italiane, per quanto non imprevedibile non era comunque attesa.

Il manager, ardente sostenitore della necessità di ricorrere ad un aumento capitale Mps molto più contenuto rispetto a quello poi proposto dal board della banca toscana, ha lasciato il campo nel peggiore dei modi.

Con un comunicato stampa, infatti, Passera ha rivolto pesanti accuse di ostruzionismo e di disinteresse al management della banca toscana. Le pesanti parole di Passera non sono piaciute a Monte dei Paschi che ha reagito con una durissima nota di stampa in cui si afferma che i presupposti del piano elaborato dall’ex ministro erano inconsistenti e incompatibili con il dovere di garantire a tutti gli investitori pari capacità di accesso ai dati.

La decisione di Passera di sbattere la porta in faccia al board di Mps non sembra preoccupare più di tanto la banca toscana. Del resto il management di Mps non aveva mai creduto alla fattibilità del piano dell’ex banchiere. La proposta Passera, infatti, è sempre stata più un’opzione di mercato che una reale alternativa sul tavolo.

Oggi intanto è in programma la riunione del consiglio di amministrazione di Monte dei Paschi. All’ordine del giorno c’è l’approvazione dei documenti necessari all’assemblea degli azionisti del prossimo 24 novembre chiamata a deliberare sull’aumento di capitale fino 5 miliardi di euro. Il CdA di oggi non vedrà la partecipazione dell’ad Marco Morelli che sarà presente solo via conference call.

Morelli si trova infatti a New York dove dovrà incontrare una serie di importanti investitori come BlackRock, George Soros e John Paulson.