Secondo alcuni indiscrezioni di stampa lanciate dall’agenzia Reuters, il Comune di Milano starebbe prendendo in considerazione la possibilità di arrivare alla cessione di una quota di A2A per chiudere il bilancio triennale al 2020. La stessa Reuters, comunque, precisa che tale ipotesi non va intesa come una concreta possibilità. Si tratterebbe, invece, “di una riflessione di scuola” visto che “non c’è un progetto specifico e non è all’ordine del giorno”. Oltre all’ipotesi cessione di una quota di A2A, Palazzo Marino, afferma sempre Reuters, sta valutando anche la cessione
di Sea, società di gestione degli aeroporti milanese di Malpensa e Linate che vede il Comune di Milano detentore di una quota pari al 54,8%.

Secondo fonti ben informate questa operazione ha più possibilità di essere realizzata rispetto a quella riguardate A2A. Non bisogna infatti dimenticare che in passato anche il Sindaco di Milano aveva fatto riferimento a questa eventualità.

Tornando invece all’ipotesi cessione quota di A2A, ricordiamo che lo scorso gennaio Milano e Brescia, che detengono il 25% più un’azione a testa di A2A, avevano proceduto con il rinnovo del patto parasociale triennale che vincola fino al 42% del capitale dell’utility. In quella circostanza era stata anche svincolata una quota dell’8% (4% per il Comune di Milano e 4% per quello di Brescia). E’ quindi possibile che tale quota possa alienata in maniera autonoma dai due comuni. C’è però un elemento che rovina questo scenario: il Comune di Milano si è infatti impegnato a non vedere quote fino al 2019. In pratica la possibilità che Palazzo Marino ceda una quota della multiutiluty lombarda sarebbe molto remota.

Probabilmente alla luce di tutte queste considerazioni, il titolo A2A sembra ignorare completamente le indiscrezioni di Reuters. Oggi il prezzo delle azioni della quotata è in ribasso dello 0,5% contro un Ftse Mib in calo dello 0,11%.