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Oggi: 12 Dic, 2025

Fatture elettroniche, scatta il nuovo obbligo: il codice prodotto entra in scena

Il nuovo codice prodotto nelle fatture elettroniche introduce un sistema più trasparente per monitorare i prezzi controllati dalle CUN
2 settimane fa
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Obbligo fattura elettronica
Foto © Pixabay

Nel corso della seduta del 26 novembre 2025, la Camera ha dato il via libera definitivo al disegno di legge dedicato alla semplificazione delle attività economiche. Il provvedimento, molto ampio, tocca diversi aspetti che riguardano imprese e operatori economici. Tra le novità di maggiore interesse rientra un cambiamento che riguarda da vicino le fatture elettroniche, destinato a incidere sui flussi informativi relativi a particolari categorie di prodotti.

La modifica è contenuta nell’articolo 33 della nuova legge, che inserisce all’interno dell’articolo 3 del D.L. n. 63/2024 un nuovo comma, il 7-bis. Con questa integrazione viene introdotto, in via temporanea fino al 31 dicembre 2026, un adempimento specifico per chi commercia beni monitorati dalle Commissioni Uniche Nazionali (CUN).

Per queste transazioni sarà necessario indicare nelle fatture elettroniche un codice che identifichi il prodotto oggetto dello scambio.

A cosa serve il nuovo codice inserito nelle fatture elettroniche

Il codice identificativo da riportare nelle fatture elettroniche non ha una funzione fiscale in senso stretto. Il suo scopo è quello di consentire una raccolta più precisa delle informazioni relative agli scambi di merci appartenenti ai comparti osservati dalle CUN.

I dati così raccolti saranno inviati alle segreterie tecniche delle commissioni attraverso un sistema che garantirà riservatezza e anonimato. Le informazioni verranno infatti trasmesse in forma aggregata e utilizzate esclusivamente per attività di tipo statistico e per l’analisi dell’andamento dei prezzi dei prodotti interessati.

Le modalità applicative – dunque le istruzioni operative su come inserire il codice, quali standard adottare e come avverrà la trasmissione delle informazioni – non sono contenute direttamente nella legge. Sarà un provvedimento specifico del Direttore dell’Agenzia delle Entrate a definire i dettagli e a rendere pienamente operativo l’obbligo.

Il ruolo delle Commissioni Uniche Nazionali

Le CUN (Commissioni Uniche Nazionali) rappresentano un punto di riferimento essenziale nei settori dove è necessario monitorare in modo costante l’evoluzione dei prezzi. Sono organismi nazionali con il compito di elaborare, in maniera trasparente e secondo regole prestabilite, i valori indicativi dei prodotti e le tendenze del mercato.

L’attività delle commissioni risponde a un’esigenza precisa: mettere a disposizione degli operatori un quadro affidabile sul quale basare le contrattazioni. La trasparenza nella formazione dei prezzi, infatti, consente alle imprese di muoversi in modo più consapevole e riduce le asimmetrie informative nei mercati più complessi.

Ogni Commissione Unica Nazionale è composta da rappresentanti designati dalle organizzazioni professionali e dalle associazioni di categoria che risultano maggiormente rappresentative. La presenza di soggetti provenienti dalle diverse componenti del settore garantisce una visione equilibrata e condivisa dell’andamento dei mercati di riferimento.

Come vengono istituite e regolamentate le CUN

Le CUN operano seguendo quanto stabilito da un decreto direttoriale emanato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, in collaborazione con il Ministero dello sviluppo economico. Il decreto definisce nel dettaglio la struttura e il funzionamento di ciascuna commissione.

Tra gli elementi principali regolati dal decreto rientrano:

  • l’individuazione della tipologia di prodotto monitorato e della sede operativa della commissione;
  • i criteri che determinano la composizione del gruppo di lavoro e la rappresentatività dei vari soggetti coinvolti;
  • la durata dell’incarico dei commissari, le regole sulla decadenza e i meccanismi di sostituzione;
  • le situazioni in cui può essere sospesa la rilevazione della tendenza del mercato o la pubblicazione dei prezzi indicativi;
  • la sospensione delle rilevazioni autonome effettuate da borse merci, sale di contrattazione o commissioni prezzi.

Novità fatture elettroniche: una misura che punta a rafforzare la trasparenza

L’obbligo di inserire il codice identificativo nelle fatture elettroniche mira a rendere più efficiente il sistema di raccolta delle informazioni utilizzate dalle CUN. La disponibilità di dati omogenei e strutturati potrà contribuire a una lettura più precisa delle dinamiche di mercato, con potenziali benefici sia per le istituzioni che per gli operatori economici.

Si tratta di una misura temporanea, valida fino alla fine del 2026, che potrà essere valutata nei suoi effetti già nei prossimi anni. L’esito di questo nuovo flusso informativo potrebbe rappresentare un passo in avanti verso un sistema di monitoraggio più moderno, capace di restituire un quadro più chiaro delle evoluzioni dei prezzi nei settori sottoposti a osservazione.

Riassumendo

  • Approvata legge sulla semplificazione economica con novità riguardanti le fatture elettroniche.
  • Obbligatorio inserire un codice prodotto nelle fatture elettroniche fino al 2026.
  • Dati inviati alle CUN in forma anonima per analisi statistiche sui prezzi.
  • Le CUN garantiscono trasparenza nella definizione dei valori di mercato.
  • Commissioni composte da rappresentanti delle principali organizzazioni e associazioni di categoria.
  • Decreto ministeriale stabilisce regole operative, composizione e funzioni delle singole CUN.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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