Esenzione bollo auto disabili 2024, chi deve fare domanda

Non tutti gli interessati dovranno fare domanda esenzione bollo auto 2024. Per alcuni, infatti, il beneficio sarà automatico
10 mesi fa
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bollo auto
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L’esenzione bollo auto disabili è un’agevolazione “strutturale” prevista dal nostro sistema legislativo. Significa che è una misura che esiste ogni anno e non che il legislatore deve prevederla annualmente con una misura ad hoc per ciascun periodo d’imposta.

Significa altresì che il beneficio, come per gli anni trascorsi, continua ad esistere anche nell’anno 2024 appena entrato. L’esenzione, tuttavia, non è automatica. Bisogna fare domanda. Una domanda che non deve essere ripetuta ogni anno.

Vediamo, quindi, chi deve fare domanda esenzione bollo auto per l’anno 2024 e chi, invece, può ritenersi libero.

Per quali e quanti veicoli

L’esenzione bollo auto disabili richiede dei requisiti in merito al veicolo interessato. Il beneficio, infatti, è previsto solo per veicoli aventi le seguenti caratteristiche:

  • la cilindrata deve essere di 2.000 centimetri cubici per le auto con motore a benzina e 2.800 centimetri cubici per quelle diesel o ibrido
  • la potenza non deve essere superiore a 150 kW se con motore elettrico.

Per l’esenzione non per forza indispensabile che l’auto sia intestata al disabile. Infatti, l’agevolazione scatta anche se il veicolo è intestato a un familiare (ad esempio genitore) del quale il disabile è fiscalmente a carico.

In base alla vigente normativa, sono considerati a carico:

  • i figli fino al compimento dei 24 anni se hanno un reddito non superiore a 4.000 euro
  • i figli di età superiore a 24 anni se hanno un reddito non superiore a 2.840,51 euro
  • il coniuge e gli altri familiari, se hanno un reddito non superiore a 2.840,51 euro.

Il beneficio, inoltre, spetta su un solo veicolo. Quindi, in presenza di più veicoli, nella domanda di esenzione bollo auto disabili occorre indicare quello su cui si vuole che venga applicata l’agevolazione.

Bollo auto disabili 2024, chi deve fare richiesta e chi no

Il bollo auto è una tassa di competenza regionale. Nel senso che il gettito che ne deriva finisce nella casse della regione in cui si ha la residenza.

Ne consegue che, per chi deve fare domanda esenzione bollo auto disabili 2024, la richiesta deve essere indirizzata alla regione. Nel 2024 dovranno fare domanda coloro che non l’hanno già fatta in passato. Ciò in quanto, la richiesta non va ripetuta ogni anno. Basta presentarla una sola volta.

La domanda deve essere fatta entro 90 giorni prima della data entro cui il bollo andrebbe pagato.

Come anticipato, l’esenzione è concessa per un solo veicolo e la targa di questo deve essere indicata al momento della presentazione della richiesta.

L’esenzione potrà essere trasferita su altro veicolo, decorsi quattro anni dalla data dell’avvenuto riconoscimento del beneficio. Tuttavia, può essere trasferita senza interruzioni su altro veicolo di proprietà della medesima persona disabile o del soggetto cui il disabile sia fiscalmente a carico. Ciò solo nel caso in cui per il veicolo precedentemente esentato sia stata presentata presso il Pubblico Registro Automobilistico formalità di demolizione, perdita di possesso o trasferimento di proprietà entro il mese successivo dalla data di acquisto di un altro veicolo nuovo o usato.

La domanda di esenzione bollo auto disabili 2024 può essere presentata anche tramite l’ACI (Automobile club Italia) ma solo se c’è convenzione con la Regione di residenza. Ricordiamo anche che per l’auto disabili è gratis il passaggio di proprietà.

Riassumendo

  • la domanda esenzione bollo auto disabili 2024 deve essere indirizzata alla regione di residenza
  • deve fare domanda nel 2024 chi non l’ha già fatta in passato
  • la domanda si fa una sola volta e non ogni anno
  • quindi, non deve fare domanda nel 2024 chi l’ha già fatta in passato.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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