Quante volte abbiamo sentito parlare di eredità giacente? Cos’è? Come si configura? Per averla occorre farne richiesta?
In questo articolo ti offriamo una breve guida sull’argomento.
Accettazione dell’eredità: tacita o espressa?
Nel momento in cui una persona (che sia un nostro caro o un nostro conoscente) tutto il suo patrimonio (attivo e passivo), cade in successione agli eredi (coniuge superstite, figli, fratelli e sorelle, ecc.), i quali hanno la facoltà di accettare o meno l’eredità.
L’accettazione può esser tacita o espressa.
Esiste, tuttavia, un termine entro il quale l’eredità deve essere accettate. Ad oggi tale lasso di tempo è fissato in 10 anni dalla data di apertura della successione (che coincide con la data del decesso). Se in quest’arco temporale nessuno accetta l’eredità, questa per legge si devolve allo Stato.
Cos’è l’eredità giacente
L’eredita diventa “giacente” se non è stata ancora accettata da nessuno e non vi è ancora nessuno nel possesso dei beni ereditari.
In questo caso, infatti, al fine di evitare che il patrimonio resti privo di tutela giuridica, il legislatore prevede la possibilità di richiedere la nomina di un curatore dell’eredità stessa che opera con funzioni di amministratore sotto la vigilanza del Giudice della successione (art. 528 e seguenti del codice civile).
Il curatore ha il compito di salvaguardare gli interessi dell’eredità, occupandosi di: farne l’inventario, rispondere ad eventuali istanze proposte contro di essa, amministrarla o devolverla allo Stato se essa non viene accettata (per gli atti eccedenti l’ordinaria amministrazione il curatore deve chiedere autorizzazione al Giudice).
Il mandato del curatore cessa se nel frattempo interviene l’accettazione da parte di un erede o nel momento della devoluzione allo Stato se decorsi 10 anni senza accettazione.
Come richiedere l’eredità giacente
L’eredita giacente non è automatica ma chi vi ha interesse (ad esempio un creditore del soggetto deceduto) deve specificamente richiederla presentando domanda alla cancelleria del tribunale competente. Alla richiesta vanno allegati i seguenti documenti:
- ricorso al Giudice della successione e relativa nota di iscrizione
- certificato di morte
- certificato storico anagrafico del defunto e della sua famiglia di origine attestanti l’inesistenza di chiamati all’eredità entro il 6° grado.
- marca da bollo da 27,00 euro
- contributo unificato di 98,00 euro.
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