Prima di affrontare la questione dei vaccini obbligatori in Italia dal punto di vista dei dati ufficiali in paragone con quelli degli altri stati europei, occorre immediatamente presentare un dato di fatto e le due interpretazioni principali. Il dato di fatto è che l’Italia è il paese che presenta il maggior numero di vaccinazioni obbligatorie in Europa ed è praticamente l’unico che presenta l’obbligo per essere ammessi in un’istituzione scolastica, se escludiamo la vaccinazione contro il morbillo in Germania.

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Vaccini obbligatori in Italia: le due interpretazioni ridotte all’osso

Le due interpretazioni principali sono le seguenti: innanzitutto, c’è chi ritiene che il motivo fondamentale sia connesso a una sorta di imposizione dello Stato per favorire le ditte farmaceutiche ai danni della popolazione – allarmismo e dietrologia forse un po’ esasperate; poi, c’è chi ritiene che il vero motivo sia un altro, confortato anche da dati, e cioè che in Italia l’obbligo è necessario perché vi è troppa disinformazione sui vaccini rispetto agli altri paesi europei in cui la popolazione sarebbe maggiormente consapevole.

Informazioni utili – Obbligo vaccinazioni per la scuola: i cittadini devono essere opportunamente informati.

Vaccini obbligatori in Italia: cosa succede in Europa e nel Mondo

Le fonti principali delle analisi che riportiamo sono le seguenti: un articolo pubblicato su eurosurveillance.org ad opera di una équipe di studiosi e un altro che potete trovare sul sito vaccineconfidence.org, sempre firmato da esperti del settore. La situazione europea è facilmente descritta: soltanto 14 paesi su 29 presentano una legislazione che impone vaccini obbligatori (ma in numero decisamente inferiore rispetto all’Italia) e soltanto la Germania e solo per il morbillo presenta un vaccino obbligatorio per essere ammessi a scuola (come già detto, si tratta del morbillo); nei restanti 15 paesi, vi sono soltanto vaccinazioni raccomandate, ma nessun obbligo.

Nel resto del mondo, la situazione è ovviamente molto variegata: ci sono paesi estremamente poveri, in cui le istituzioni non hanno abbastanza forza (né soldi) per imporre vaccini obbligatori (che, invece, sarebbero necessari per salvare milioni di persone da malattie che, dalle nostre parti, o non esistono più o sono poco ‘rischiose’). Interessante la situazione dell’Australia, invece, dove chi non si vaccina non ha accesso a una serie di servizi statali, dunque una politica ancora più punitiva rispetto all’Italia.

Vaccini obbligatori in Italia: ma perché?

La motivazione per cui i vaccini sono diventati obbligatori in Italia sarebbe la seguente, lasciando la parola al medico vaccinista Burioni: ‘Perché altrove non sono così stupidi da non vaccinare i loro figli’. Si tratta chiaramente di una presa di posizione provocatoria, ma sarebbe comunque suffragata dai dati: gli altri paesi europei avrebbero maggiore fiducia in generale nelle vaccinazioni, per cui la copertura risulta essere molto ampia e non è necessaria alcuna norma che ‘obbliga’ a vaccinare i bambini. Da sottolineare, poi, che la polemica è tutta italiana e ce n’è davvero pochissima eco altrove. Il nostro consiglio – in vista di un’informazione consapevole – è di consultare tutti i dati delle fonti che abbiamo lasciato, in maniera tale che ognuno possa trarne le proprie conclusioni in piena serenità.