Berlusconi ne ha combinata un’altra delle sue. In un’intervista a Bruno Vespa ha paragonato il “malessere” dei suoi figli alla tragedia che milioni e milioni di ebrei hanno vissuto durante la dittatura nazista (Berlusconi, dichiarazione shock: “I miei figli si sentono come gli ebrei durante il nazismo”). Una dichiarazione, questa, che ha suscitato l’indignazione del mondo politico e delle associazioni ebraiche in Italia. Può essere considerata una gaffe? Certamente sì, anche se la gravità delle sue parole travalica la consueta definizione di “scivolone”.

Berlusconi ha commesso anche gaffe più leggere, in alcuni casi semplicemente divertenti. Ecco una carrellata di quelle più importanti. In fondo all’articolo potete apprezzare un video che le raccoglie tutte (o quasi).   2003, Parlamento Europeo. Berlusconi accusa implicitamente l’eurodeputato socialdemocratico Schulze di nazismo per il semplice fatto di essere tedesco. “In Italia stanno girando un film sui campi di concetramento, la segnalerò per il ruolo di kapò”.   2005, Ballarò. Durante una puntata in piena campagna elettorale, accusa le scuole superiori di essere “in mano alla sinistra”, idem per le televisioni. Inevitabile lo sbigottimento generale.   2008, Sardegna. Durante una conferenza stampa con Putin, il Cavaliere sottolinea una domanda di un giornalista al premier russo facendo il gesto della mitraglietta. Il riferimento è al trattamento che il governo di Mosca riserva ai giornalisti non allineati.   2008, Mosca. Durante una conferenza stampa con Medveded, Berlusconi parla del neo-eletto Obama utilizzando l’ormai leggendaria espressione: “E’ giovane, è bello, è anche abbronzato”.   2008, Trieste. Al vertice italo-tedesco, Berlusconi saluta la Merkel facendole “cucù” da dietro una colonna. Nell’immaginario collettivo questa gaffe è forse quella più famosa.   2009, Londra. Durante il G20, Berlusconi richiama l’attenzione del presidente Usa urlando “Mister Obama!” La Regina Elisabetta si indispettisce e commenta: “Ma cos’ha da urlare così tanto?”   2009, Baden Baden (Germania). Al vertice Europeo, Berlusconi emerge da un automobile con il cellulare all’orecchio e prosegue la telefonata, palesemente privata, mentre tutti i capi di governo attendono spazientiti.
Memorabile l’espressione tra l’imbarazzato e l’indispettito della Merkel.   2009, Washington. Berlusconi viene accolto dai coniugi Obama. L’ex premier compie un gesto di palese apprezzamento nei confronti di Michelle, squadrandola dalla testa ai piedi.   2010, Roma, incontro bilaterale Italia-Spagna. Nel bel mezzo della conferenza stampa con Zapatero, Berlusconi saluta tutti e se ne va, lasciando solo l’allora capo di governo spagnolo. Ovviamente si congeda con una battuta: “Lo saluto come si fa con un santo perché ha ricevuto la benedizione del Papa”.   2012, Milano, binario 21, quello da cui partivano gli ebrei destinati ai campi di concentramento. L’ex premier sporca una giornata di commemorazione ed espone il suo pensiero su Mussolini: ha fatto cose buone e le leggi razziali non sono colpa sua.   Vanno considerate, infine, tutte quelle dichiarazioni “sconcertanti”, che vere e proprie gaffe non sono ma che hanno inevitabilmente compromesso l’immagine del Cavaliere. Una su tutte, la frase sulla dichiarazione fiscale, in cui esprimeva la sua solidarietà agli evasori: “Se lo Stato mi chiede il 50% mi sento legittimato a evadere per quanto posso la sua richiesta”. [youtube]http://www.youtube.com/watch?v=okW9qvAufbA[/youtube]