Siamo ormai quasi giunti alla fine del 2015 ed è arrivato il momento di analizzare la media di tutti i sondaggi politici raccolti fino al 23 dicembre. I risultati sono abbastanza evidenti e ci hanno accompagnato lungo tutto il corso dell’anno: il Partito Democratico, rispetto allo scorso anno, ha perso ben 4-5 punti percentuali, riducendo esponenzialmente il distacco da chi rincorre, ovvero il Movimento 5 Stelle, il quale, soprattutto nella seconda parte dell’anno, ha avuto un vero e proprio exploit, superando anche la soglia del 27% e rappresentando un vero e proprio rischio politico per gli altri partiti.

Il centrodestra, invece, subissato dalle varie divisioni e confusioni al proprio interno, ha spiccato il balzo solo in momenti drammatici, specialmente grazie alla Lega Nord di Salvini, che tuttavia risulta stabile al 15%, ed è “aiutato” da Forza Italia e Fratelli d’Italia, i quali però non hanno mai spostato in maniera considerevole il consenso elettorale.   Per il resto, vanno segnalati anche i casi di Sinistra Italiana e NCD-UDC, con il primo partito che non ha superato le aspettative e forse neppure le ha rispettate, mentre il secondo ha galleggiato costantemente sopra e sotto la soglia di sbarramento del 3%. Una cosa è certa: il governo, nonostante sia il governo, ancora regge, ma il risultato finale che emerge è quello di un’Italia divisa letteralmente in tre, dove sarà la corrente astensionista a decidere le sorti future della politica. Secondo tale media, infatti, l’astensionismo ha raggiunto il 49,6%, una percentuale molto alta che potrebbe cambiare le carte in tavola a seconda degli umori.   Infatti, è proprio l’astensionismo il fattore chiave da prendere in esame: tra gli astensionisti si celano molti elettori tentati dal votare Movimento 5 Stelle, delusi dal governo attuale e orfani di una vera e propria opposizione politica. Gli astensionisti non sono ideologizzati e stanno cercando una valida alternativa alla quale dare il voto, sempre che il voto lo diano sul serio.
Ma in questo 49,6% – dato da non sottovalutare – si nascondono anche tutti quelli che vorrebbero votare qualcun altro, ma alla fine sceglieranno di dare il proprio voto all’attuale governo, pesando sulla bilancia i pro e i contro di un’eventuale altra scelta.   Andiamo adesso a scoprire le attuali intenzioni di voto degli italiani secondo la media dei sondaggi nazionali del 2015. Il Partito Democratico è sempre in testa con il 31,6% dei consensi, tallonato a 4,2 punti percentuali di distanza dal Movimento 5 Stelle, che è la seconda forza politica in campo on il 27,4%. Alle loro spalle, ecco spuntare la Lega Nord, che si attesta al 15,1% e che oltre questa soglia non sembra poter andare. Anche Forza Italia acquista consensi e riprende un poco di vigore, attestandosi all’11,2%. Segue quindi Fratelli d’Italia al 4,3%, che tiene a distanza Sinistra Italiana al 4%, mentre NCD-UDC termina sotto la soglia del 3% al 2,8% dei consensi.   Ci troviamo di fronte a un quadro ampiamente significativo, che potrebbe mutare drasticamente nel primo semestre 2016: tutto dipenderà dalla situazione economica degli italiani e dalla loro stanchezza politica. Per il momento, Natale 2015 ha dato alcune risposte: gli italiani hanno speso di più, hanno girato di più e nel complesso sono sembrati più rilassati rispetto a qualche anno fa. Merito della ripresa ufficializzata dal governo Renzi?