Il video e le foto del banchetto di raccolta firme per i referendum radicali con Silvio Berlusconi che firma per la riforma della giustizia sotto gli occhi di un gongolante Marco Pannella stanno facendo il giro del web.   Sono scene quelle di largo Torre Argentina che lasciano spiazzati: quale interesse in comune possono mai avere due personaggi dall’ideologia così diversa? I due uomini politici si scambiano battute e sorrisi: l’ascia di guerra è dunque seppellita? E se si: in nome di cosa? Di un interesse collettivo superiore o del proprio personale ed egoistico tornaconto? [youtube]https://www.

youtube.com/watch?v=UWSof6pYOKc[/youtube] Marco Travaglio sul punto non ha dubbi: Pannella è l’utile idiota che serve a Berlusconi. Il leader dei radicali risponde alla provocazione con un gesto dell’ombrello e gongola di fronte alle telecamere convinto di aver incassato un punto importante nella sua causa grazie al clamore mediatico della firma di Berlusconi. Berlusconi firma tutti i quesiti del referendum anche se, precisa, personalmente è d’accordo solo su quelli relativi alla giustizia. Ma il suo obiettivo è dimostrare che non è lì per un tornaconto personale o per una vendetta individuale ma per tutelare l’interesse di tutti i cittadini a manifestare la propria opinione in merito alle tematiche proposte. Sull’amnistia Berlusconi rovescia il punto di vista: non è, condannato e plurinquisito, lui ad agire per interesse personale, è la sinistra ad essere a priori contraria “a ogni provvedimento che può favorire anche Berlusconi”  

Referendum radicali: i punti firmati da Berlusconi

1.    Abolizione finanziamento pubblico ai partiti, mediante il superamento dei rimborsi elettorali che di fatto aggirano il divieto 2.    Otto per mille libero, con l’attribuzione della quota relativa alle scelte non espresse (più della metà del totale) al bilancio generale dello Stato e non alle confessioni religiose 3.    Divorzio breve, senza i tre anni di separazione obbligatoria 4.

    Responsabilità civile dei magistrati. E qui entriamo nel vivo delle voci che interessano il Cavaliere anche se il riferimento dei radicali è al caso di Enzo Tortora come esempio di processi-mostro 5.    Abuso di custodia cautelare in carcere, quesito per limitare il carcere preventivo ai reati gravi 6.    Reati legati al consumo di droghe, niente carcere per fatti di lieve entità 7.    Magistrati fuori ruolo, quesito per il rientro alle funzioni originarie 8.    Immigrazione, per l’abolizione delle norme che ostacolano il permesso di soggiorno 9.    Separazione delle carriere dei magistrati 10.    Abolizione dell’ergastolo, nell’ottica della funzione rieducativa della pena