Le nuove generazioni non sanno nemmeno come è fatta. Stiamo parlando della Lira, il vecchio conio italiano, a cui il nostro Paese ha detto addio per accettare la moneta unica europea, l’attuale euro. Di tanto in tanto, di stagione in stagione, più politica che meteorologica, arriva qualcuno che invoca il ritorno alla Lira, magari unito ad attacchi contro l’Unione Europea e, in particolar modo, alla Germania. La maggior parte degli economisti reputa folle un ritorno al vecchio cono, secondo alcuni però non mancherebbero nemmeno vantaggi reali all’indomani di quella che potremmo definire una restaurazione.

Vantaggi

Gli analisti di Money.it, citati da diverse testate giornalistiche, hanno realizzato un interessante studio, riportando i dati raccolti all’interno di un’infografica chiara, dove compaiono i vantaggi e svantaggi di un eventuale ritorno alla Lira italiana. Iniziamo con i vantaggi. Al primo posto vi sarebbe la ripartenza dell’industria, in particolar modo grazie alle esportazioni, il cui numero salirebbe vertiginosamente qualora ci fosse realmente un ritorno al passato. L’esempio della Germania, in questo senso, è noto a tutti, anche se i tedeschi hanno avuto il boom con l’euro, a differenza degli altri Paesi dell’Unione Europea. Ci sarebbe, inoltre, una migliore distribuzione dei salari, i quali riceverebbero consistenti aumenti. C’è poi anche il tema occupazione, con quest’ultima che tornerebbe a salire.

Svantaggi

Dall’altra parte della bilancia, però, ci sarebbero anche degli svantaggi. Quali? Stando all’analisi del portale Money.it, lo Stato Italiano con l’uscita dall’euro si troverebbe di fronte al caso dei tassi d’interesse, che salirebbero alle stelle, rendendo complicato per le casse italiane affrontare il pagamento dei tassi sul debito. Inoltre, arriverebbero più tasse sui beni di consumo, motivo spesso di discussione già oggi. Infine, alla luce di quanto successo negli ultimi 20/30 anni della politica italiana, ci sono seri dubbi su come la classe dirigente italiana riuscirebbe a gestire una fase delicata come il passaggio dall’euro alla lira.

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