Il ceto medio è sempre più povero. Quante volte abbiamo sentito questa affermazione, riferita alla crisi economica che non sembra finire mai? Può sembrare un luogo comune, una frase banale,  ma i dati del ” Rapporto sulla situazione sociale del Paese” elaborato dal Censis non smentiscono questo scenario, anzi. Secondo le convenzioni statistiche,  il cosiddetto ceto medio è quella unità famigliare la cui ricchezza è compresa in valori compresi tra 50mila e 500mila euro. Ebbene in Italia questa fascia sociale si è impoverita notevolmente visto che in  dieci anni la loro ricchezza è diminuita dal 66,4% al 48,3%.

Da segnalare anche uno smottamento del ceto medio, infatti la quota di famiglie con ricchezza netta superiore a 500mila euro, sempre nello stesso periodo, è quasi raddoppiata passando dal 6 al 12,5%. Guardando più in generale alla situazione italiana, i redditi medi delle famiglie italiane sono ritornate ai livelli di inizio anni 90′,  dopo che in quel decennio erano cresciuti vorticosamente per poi subire a partire dal 2007 una netta flessione. Il Censis rileva anche che i conti della crisi li pagano maggiormente i giovani: nel 1991 i nuclei con capofamiglia di eta’ inferiore a 35 anni detenevano il 17,1% della ricchezza totale delle famiglie mentre nel 2010 la loro quota e’ scesa al 5,2%.