Sembra non esserci fine alla crisi economica dell’ Italia. L’ Istat ha infatti accertato che a febbraio l’indice della produzione industriale è tornata a scendere (-0,8%) rispetto a gennaio, quando la nostra industria era cresciuta dell’1% (dato corretto rispetto al +0,8% della prima lettura). Chiaramente molto più amplia è stata la flessione su base annuale (-3,8% con i dati corretti per gli effetti di calendario, -7,6% dato grezzo): si tratta del diciottesimo ribasso consecutivo dell’indice. Nella media dei primi due mesi dell’anno la produzione e’ scesa del 3,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Analizzando l’andamento settoriale si rileva che la produzione di autoveicoli è caduta del 16,6% su base annua, con un ribasso tendenziale, riferito ai primi due mesi dell’anno, pari al 10,7%. Gli indici corretti per gli effetti di calendario (a febbraio di quest’anno c’è stata una giornata lavorativa in più) registrano una crescita tendenziale per il solo comparto dei beni di consumo (+1,0%); significative flessioni si rilevano invece per i beni strumentali (-9,4%) e l’energia (-8,9%), mentre segnano un calo più contenuto i beni intermedi (-2,6%). Nel confronto tendenziale, i settori caratterizzati dalla crescita più accentuata sono quelli delle industrie alimentari, bevande, tabacco (+3,5%), della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+3,1%) e della fabbricazione di prodotti chimici (+2,5%).