Nell’ambito del processo Berlusconi si è parlato a lungo della protagonista femminile, Karima El Mahroug che è stata poi conosciuta nel nostro Paese come Ruby Rubacuori. Ruby, in un’intervista rilasciata in esclusiva a “Diva e Donna” si racconta parlando della sua vita e della sua bambina, confessando anche gli scheletri nell’armadio. La giovane confessa di aver tentato il suicidio ma commenta anche il processo in cui Silvio Berlusconi è stato condannato per prostituzione minorile e concussione a 7 anni. Parlando del processo che porta il suo nome, Ruby afferma “Ho sempre creduto che la verità venisse a galla.

Visti i recenti sviluppi sinceramente ho sempre meno speranze, una volta ho sentito dire: dato che non ci sono prove lo condanneranno. Per me è vero, andrà così: il processo resta un’enorme bufala”. Oggi Ruby ha 22 anni e annuncia che non lascerà l’Italia fino a quando il processo che porta il suo nome non si sarà concluso, mostrando in questo modo anche la sua lealtà nei confronti del Cavaliere che vede ancora come una persona che le ha fatto del bene e non come chi l’ha spinta alla prostituzione “Non ho mai pensato di scappare in Messico, rimarrò qui finché non si concluderà il procedimento. Voglio metterci la faccia e continuare la mia vita: Silvio mi ha fatto solo del bene”

Ruby ha tentato il suicidio

La giovane donna, che nonostante le vicende giudiziarie che l’hanno vista protagonista, è riuscita a costruirsi una vita e oggi è mamma di una bambina. Ruby racconta, per la prima volta in assoluto, di aver tentato il suicidio poco prima di rimanere incinta “Non l’ho mai raccontato ma una volta, prima di rimanere incinta, ho avuto un crollo. Mi sono sentita sola, abbandonata a me stessa e ho pensato di farla finita. Anzi, ci ho anche provato.

Sono finita all’ospedale. Sentivo il mondo contro di me. Contro Ruby, il mostro. Poi è nata Sofia la mia bambina mi ha dato la forza di andare avanti”.