Il gestore di hedge fund Michael Burry, famoso per aver previsto la crisi finanziaria del 2008, ha messo in guardia contro “la madre di tutti i crash”, e riguarda i Bitcoin e le altre criptovalute.

Il problema delle cripto, ha spiegato Burry, è la leva finanziaria. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Michalel Burry non odia i Bitcoin, ma mette in guardia gli investitori

Michael Burry, il famoso investitore e fondatore della società di investimento privata Scion Asset Management, la scorsa settimana ha rilasciato una dichiarazione che riguarda il bitcoin e, in generale, l’intera asset class delle criptovalute.

Burry, meglio conosciuto per essere stato il primo investitore a prevedere la crisi dei mutui subprime statunitensi verificatasi tra il 2007 e il 2010 (descritto nel celebre libro e film “la grande scommessa”), ha affermando quanto segue:

“Il problema con le criptovalute, come nella maggior parte delle cose, è la leva finanziaria. Se non sai quanta leva c’è nelle criptovalute, non sai nulla delle criptovalute, non importa quanto altro pensi di sapere”.

Tuttavia, Burry in precedenza aveva anche affermato di non odiare il bitcoin, ma è preoccupato che i governi possano intervenire pesantemente sulla criptovaluta. A febbraio ha avvertito che “in una crisi inflazionistica, i governi cercheranno di schiacciare i concorrenti nell’arena valutaria”.

Per il famoso investitore, dunque, il futuro delle criptovalute è tenue, ma ha anche affermato che “Nel breve periodo tutto è possibile”.

Burry non è l’unico a prevedere il crollo delle crioptovalute. La scorsa settimana, l’autore del best seller “padre ricco padre povero”, Robert Kiyosaki, parlando di Bitcoin, ha avvertito che la “più grande bolla nella storia del mondo sta diventando sempre più grande”.

 

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