Sul Movimento 5 Stelle l’opinione dei partiti non è buona. Non può esserlo. A separarli, profonde differenze ideologiche (Grillo è contro la democrazia rappresentativa) ma anche screzi di natura più terrena: il comico genovese ha impostato una campagna elettorale su accenti fortemente critici, spesso tra la satira e l’insulto, e di riflesso non si può pretendere che Pd e Pdl pronuncino parole d’amore. Eppure, quello che è accaduto all’Aria che Tira, programma di La7, non ha precedenti. Livia Turco ha dato del “cretini” agli attivisti del Movimenti 5 Stelle.

Così, in diretta tv, senza pensarci un attimo. Certo, dopo l’insulto ha fornito qualche motivazione, ma è innegabile il “salto” tra la condotta che il Pd ha tenuto fino a questo momento e quella di cui si è resa protagonista l’ex ministro. Al centro di tutto, ovviamente, Berlusconi e l’ipotesi amnistia.  

I fatti

In studio si parla della querelle Napolitano-Movimento 5 Stelle. La conduttrice Myrta Merlino legge ai presenti una dichiarazione di un parlamentare pentastellato: “Quello di Napolitano è un diktat politico, che rischia di servire a sanare solo la posizione di personaggi famosi, soprattutto anziani e propretari di televisione”. Al ché Livia Turco sbotta, inizialmente tra sé e sé, e dice: “Sono dei cretini”. La conduttrice coglie la palla al balzo: “Ha detto ‘cretini’”. L’ex ministro non nasconde la mano che scagliato la pietra e conferma: “Cretini… Non trovo altra espressione per definire il Movimento 5 Stelle”. E giù con la spiegazione: “Vuol dire non sapere nulla delle carceri italiane. Vuol dire non sapere che nelle carceri italiane ci sono i poveri cristi, quelli che sono lì perché non riescono a difendersi, per colpa di alcune leggi. Il rispetto della dignità ci vuole in ogni caso, e la situazione delle carcerci italiane rappresentano un problema drammatico”. Livia Turco si produce, infine, in una interpretazione singolare del Movimento 5 Stelle, che lo ritrae come un branco di politicanti: “Chi risponde in questo modo, ed è ossessionato da Berlusconi, vuol dire che è subalterno, che vive nel ceto politico, nel teatrino della politica, lontani mille miglia dai problemi delle persone”.  

Le conseguenze

Livia Turco ha parlato con una certa passione, dunque si può concludere che sia convinta delle cose che ha detto.

Certo, l’accusa al Movimento di essere “politicante” è tra le peggiori che si possa fare a Grillo e ai suoi attivisti, ma la questione amnistia-indulto è complessa. Una cosa importante da segnalare, che un po’ riduce l’importanza della dichiarazione: Livia Turco non se l’è filata nessuno. Nessuno pentastellato ha risposto all’insulto e alla sua interpretazione.   [youtube]http://www.youtube.com/watch?v=944GS07-vDk[/youtube]