Continuiamo a parlare di tassi di disoccupazione in Italia e dell’impietoso confronto con i paesi europei. Secondo i dati forniti dall’ufficio statistico dell’Ue, che ha recensito 280 regioni europee, 5 regioni del Sud Italia hanno il tasso più alto di disoccupazione in tutta Europa.

Dati sconfortanti

I dati Eurostat sembrano davvero parlare chiaro. L’analisi delle 280 regioni europee ha constatato che per trenta di esse il tasso di disoccupazione è pari al 13,8%, il doppio della media Ue. Delle 30 in oggetto, 12 si trovano in Grecia, 8 in Spagna, 5 in Francia e 5 in Italia, più precisamente al Meridione.

Vengono dunque confermati i dati negativi sull’occupazione e la situazione davvero drammatica di 5 regioni, in particolare: Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna.

I giovani i più vessati

La disoccupazione giovanile è sicuramente quella che ci rimette di più in tal senso. I giovani tra 15 e 24 anni rappresentano la fetta maggiore dei disoccupati. In Campania questa percentuale sale al 53,6%, in Sicilia al 53,6%, in Calabria al 52,7%, regione che purtroppo vanta anche il tasso peggiore per la fascia d’età 15-74 anni, tanto che l’Eurostat le ha inserite negli ultimi 10 posti su 280 regioni prese in esame.

Il confronto appare abbastanza impietoso, mentre nell’Alta Baviera tedesca sono disoccupati  solo 4 giovani su 100, nelle tre regioni italiane peggiori è disoccupato un giovane su due.

I più alti tassi di disoccupazione sono stati segnalati a Mayotte, regione d’oltremare della Francia, la città autonoma spagnola di Ceuta, la Macedonia occidentale in Grecia, la città autonoma spagnola di Melilla, e Réunion.

Dall’altra parte della “barricata”, si trovano 71 regioni con un tasso di disoccupazione molto basso, meno del 3,5%, molte delle quali in Germania (Tubinga e Oberpfalz in particolare), Regno Unito (Cumbria) ma anche in Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca. In Italia è solo la provincia di Bolzano quella con più occupati. La provincia altoatesina, dunque, si conferma non solo la più ricca ma anche quella dove il lavoro non è un problema.

A seguire Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. Il Sud, invece, continua a vivere il dramma della mancanza di lavoro.

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