La società farmaceutica Johnson & Johnson è stata condannata a pagare una multa di oltre mezzo miliardo di dollari perché accusata di aver provocata la diffusione incontrollata di oppioidi a partire dalla fine degli anni Novanta. Si tratta di una sentenza storica, che di fatto potrebbe aprire le porte ad altre 2 mila cause. Nonostante tutto però, il titolo di Johnson & Johnson a Wall Street fa segnare un inaspettato rialzo. Merito della mano leggera avuta dal giudice, che ha formulato un risarcimento pari a 570 milioni di dollari contro i 17 miliardi richiesti dall’accusa.

Gli addetti ai lavori si aspettavano invece una multa dal valore compreso tra 1 e 2 miliardi di dollari.

Una sentenza storica

Perché quella appena emessa contro la Johnson & Johnson può essere definita come una sentenza storica? Il motivo è semplice: si è di fronte alla prima condanna da parte di un tribunale statunitense contro un’azienda farmaceutica che produce oppioidi. Secondo le ultime stime, sono circa 400 mila le persone che negli soli Stati Uniti d’America hanno perso la vita dal 2000 ad oggi. Nell’ultimo anno (2018) a perdere la vita sono stati in 47 mila, una cifra drammatica se si considera una media di circa 20 mila morti ogni anno.

Costo sociale pari a 500 miliardi di dollari

Stando al Council of economic adviser della Casa Bianca, il costo sociale della crisi dovuta alla vendita degli oppioidi avrebbe raggiunto alla fine del 2017 un costo sociale pari a 500 miliardi di dollari.

Oltre a Johnson & Johnson sono state condannate a un risarcimento milionario anche altre due società farmaceutiche, sebbene le cifre in questione siano nettamente più basse. Le industrie farmaceutiche finite nel mirino sono la Purdue Pharma e la Teva Pharmaceutical industries, entrambe condannate dallo stesso tribunale della contea di Cleveland, in Oklahoma.

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