L’ultimo World Economic Forum è stato chiaro: da qui al 2023 nasceranno oltre 130 milioni di nuove opportunità lavorative, mentre 75 milioni andranno cancellate per sempre. Come ci si confronta con questa imminente realtà? O meglio, come prepararsi di fronte a una nuova rivoluzione del mercato del lavoro, segnata in modo particolare da automazione, digitale e tecnologia? Cerchiamo di capirlo insieme guardando a quelle che saranno le principali competenze richieste nei prossimi anni.

I profili più ricercati entro il 2023

Conti alla mano, sono 60 milioni i nuovi posti di lavoro che si verranno a creare entro il 2023.

Di questi, poco più di uno su cinque (24%) avranno come riferimento il settore IT. A sua, all’interno del comparto information techonology, le nuove risorse saranno redistribuite nelle società specializzate in Intelligenza Artificiale e Big Data, ma non solo. Infatti, verranno richiesti anche sviluppatori di codice e software, ingegneri informatici, esperti di comunicazione digitale ed e-commerce, infine esperti dell’IoT (Internet of Things ).

 

Il 19%, invece, saranno professionisti per l’industria. Anche in questo caso è opportuno suddividere per più aree, in modo da capire meglio quali siano le mansioni richieste: in prima posizione si piazza il settore automobilistico, al secondo e al terzo posto invece gli esperti nel campo della robotica e quelli della stampa in 3D. Importante anche la crescita dei professionisti dei trasporti e della logistica.

 

Per concludere, sottolineiamo come il 14% delle richieste verterà sulla cura della salute, con oltre 400 mila posti nel settore dell’assistenza sociale e in quello della sanità.

Le assunzioni dei colossi tecnologici

Qual è, invece, il punto di vista dei colossi tecnologici? Se parliamo di Amazon, Facebook e Google, dobbiamo allora fare riferimento alle assunzioni in massa di data analyst, sviluppatori di software, ingegneri ed esperti di sicurezza informatica. Entrando più nel dettaglio, segnaliamo che soltanto Amazon da qui ai prossimi tre anni promuoverà l’assunzione di oltre 175 mila nuove assunzioni nell’area delle spedizioni e in quella della logistica.

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