Quando si parla di Green Economy spesso aleggia il fantasma di Greta Thunberg, la giovanissima attivista svedese che prima dell’emergenza coronavirus aveva manifestato a più riprese contro i potenti della Terra per chiedere un cambio di paradigma totale in difesa dell’ambiente. Tra le conseguenze dirette della pandemia figura anche il crollo del livello di anidride carbonica nell’aria, complice la presenza di meno auto nelle strade e aerei nei cieli, oltre alla chiusura di numerose attività produttive in tutto il mondo.

Una nuova Terra è possibile quindi, un nuovo modo di vivere, capace di rispondere presente alle esigenze lavorative delle persone. Stavolta a sostenerlo sono economisti di fama mondiale, tra cui il premio Nobel Josep Stiglitz. D’accordo anche l’accademico inglese Nicholas Stern.

Il post coronavirus deve essere green

Lo scenario in Europa e nel mondo non è dei migliori. Dal punto di vista economico, l’eredità che il coronavirus sta lasciando a centinaia di Paesi a livello globale è fatta di recessione, Pil in picchiata e disoccupazione alle stelle. Dal momento che la comunità scientifica è concorde nel ritenere che l’arrivo di un nuovo coronavirus, o comunque di una pandemia, è altamente probabile, va da sé che il modello economico sviluppato nei decenni precedenti sia da cambiare. La via maestra indicata da autorevoli economisti, capeggiati dal premio Nobel Stiglitz, è quella della Green Economy.

Perché conviene puntare su un’economia diversa

Gli economisti a difesa della Green Economy per il dopo coronavirus hanno stilato una lista di tutti i vantaggi che una nuova economia porterebbe rispetto al passato:

  • maggiore tasso di occupazione: i progetti ecologici offrono infatti più posti di lavoro

  • rendimenti più alti: nel breve termine la Green Economy offre rendimenti più elevati

  • risparmio nel lungo termine: una nuova visione green porterebbe a un notevole risparmio nel corso dei prossimi anni.

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