Un interessante sondaggio condotto da Cmr – Intesa Sanpaolo per La Stampa evidenzia come gli italiani siano parecchio schifati della politica e che la maggior parte dei cittadini non sa ancora se votare o meno alle prossime elezioni nazionali. Questa idea sul non-voto è biasimata da circa 35 italiani su 100. Pochi, pochissimi, considerate le polemiche sempre dello stesso calibro che emergono alla vigilia elettorale. L’idea che tutti i partiti siano uguali è caldeggiata da molti, e da qui al disinteresse generale per la politica e per il senso (e il diritto) del voto il passo è decisamente breve.

Solo il 35,7% degli italiani si identifica pienamente in un motivo o in un partito, guarda caso quasi la stessa percentuale che ritiene inammissibile non andare a votare. Andiamo a scoprire i dettagli del sondaggio.  

L’identificazione con una formazione politica

La maggioranza del campione esaminato dal sondaggio elaborato da Cmr – Intesa Sanpaolo pensa che i partiti siano tutti uguali (25,2%), mentre il 18% si sente solo “abbastanza vicino” a un partito e il 17,7% s’identifica totalmente con uno schieramento politico (e da qui il totale del 35,7%). Interessante però un altro dato: il 17,3% afferma convinto che nessuna formazione politica si avvicina alle proprie idee, mentre l’11,7% confessa di essere volatile e di cambiare intenzione di voto in base a quanto viene promesso. Solo il 10,2% ritiene che i partiti non servono a nulla.  

Votare o non votare?

Qualora si dovesse andare a votare nelle prossime ore, la maggioranza degli italiani non andrebbe alle urne: il dato è per certi versi illuminante e dimostra una spaccatura del Paese. Il 57,3% degli italiani andrebbe a votare sicuramente, mentre chi sarebbe ancora incerto se andare o no equivale sempre al 57,3%. Il 15,7% è la percentuale degli italiani che invece sicuramente non andrebbe alle urne. Tra le motivazioni principali che indurrebbero gli italiani a non votare spicca il disinteresse dei politici verso i problemi del popolo (37,4%), seguito dall’amara consapevolezza che votare è inutile perché le cose non cambieranno mai (27,5%).

Più distaccato, ma comunque rilevante, la dura motivazione “i partiti fanno schifo” (15,2%). Il 9,3% confessa di non capire nulla di politica, mentre l’8,9% ritiene che la politica sia una cosa sporca e un risicato 1,7% lascia fare la politica a chi se ne intende di più.  

Il rapporto tra gli italiani e la politica oggi

Il 75% degli italiani considera che le categorie politiche destra, centro e sinistra abbiano ormai perso di valore e significato (si rimanda quindi all’affermazione “i partiti sono tutti uguali), mentre il 71,6% è convinto che per fare politica occorre una preparazione specifica. Il 69,9% degli italiani confessa di essere parte in causa dei mali della politica, addossandosi parte di responsabilità per la quale la politica attuale italiana risulta essere scadente. 55 italiani su 100 si dichiarano invece interessati alla politica, ma non ai partiti che la rappresentano, mentre il 51,9% è convinto che i politici rappresentano lo specchio del Paese.   Emerge pertanto una chiara sfiducia da parte dei cittadini nei confronti della politica e da chi la rappresenta, considerando che il maggiore partito, attualmente, è quello del non voto. E se si vanno a guardare i sondaggi di anni fa, sembra proprio che le cose non siano cambiate per nulla.     Fonte | La Stampa