Anche oggi torniamo a parlare di mercato immobiliare, e di come sia cambiato quest’anno in Italia per effetto dell’arrivo della pandemia. Come spunto di riflessione prendiamo l’intervista rilasciata dalla responsabile ufficio studi Tecnocasa (Fabiana Megliola), le cui dichiarazioni sono state riprese da un interessante approfondimento del Corriere. Confermato il calo del 21% nel corso del primo semestre, ma è anche vero come dopo la fine del lockdown il settore del real estate abbia “reagito con furore, lasciandosi alle spalle i mesi di chiusura delle agenzie”.

Le soluzioni più richieste dagli italiani nel 2020

Il coronavirus ha stravolto la domanda degli italiani in cerca di una nuova casa. Infatti, se prima era il bilocale a farla da padrone, oggi invece la soluzione più richiesta è il trilocale, che risponde meglio all’esigenza di avere un’abitazione più spaziosa nell’eventualità di nuove chiusure nel corso dei prossimi mesi (o anni). Al tempo stesso cresce in maniera vertiginosa anche la domanda di soluzioni indipendenti nell’hinterland delle grandi città, su tutte Milano, Verona e Firenze. Un’altra novità rispetto al passato è segnata dal mercato delle case vacanze, mai così bene da qualche anno a questa parte, mentre sono in flessione gli acquisti delle case come investimento (percentuale scesa dal 17,5 al 16,8 per cento).

La diminuzione dei tempi di compravendita e lo stop all’aumento dei prezzi

Gli altri due fattori che hanno contraddistinto il mercato immobiliare in Italia nel 2020 è la diminuzione dei tempi di acquisto e vendita di un immobile, oltre allo stop della crescita del prezzo del mattone che andava avanti dal secondo trimestre del 2017. Per quanto riguarda il primo dato, la responsabile ufficio studi Tecnocasa sottolinea come nelle grandi città i tempi di vendita si siano attestati a 112 giorni, mentre nei capoluoghi di provincia sono diminuiti a 149 giorni. Infine, in relazione ai prezzi delle case, il 2020 ha registrato una contrazione dell’1 per cento delle quotazioni immobiliari nelle grandi città: l’unica a fare eccezione è Milano, dove i prezzi sono aumentati del 2 per cento.

Vedi anche: Coronavirus e prezzi delle case: quanto costano adesso nelle principali città

[email protected]