Le case vacanze saranno le protagoniste di questa estate. Numerose ricerche hanno appurato che gli italiani sembrano preferire questa soluzione rispetto ad hotel, agriturismi, villaggi o b&b per una questione di percezione di sicurezza. La ricerca di case vacanze però ha messo in luce anche la possibilità di incappare in alcune truffe. Altroconsumo, Polizia postale e Airbnb hanno lanciato l’allarme e una guida per evitare di essere truffati. 

«In vacanza come a casa: prenota e parti in tutta sicurezza»

La voglia di casa vacanze ha spinto molti italiani a ricercare soluzioni su Airbnb dove, infatti, il traffico è cresciuto del 115% a giugno rispetto a maggio mentre nella settimana dal 23 giugno al 28 giugno, le prenotazioni su Airbnb hanno subito un aumento del 58% rispetto alla stessa settimana del 2019.

Tra le mete più cercate figurano Sicilia, Sardegna, Puglia, Trentino Alto-Adige e Costa Etrusca.

Secondo una ricerca del Digital Economy and Society Index, gli italiani sono tra gli ultimi posti quando si tratta di usare servizi web e questo avrebbe un peso non indifferente per le fasce di popolazione più deboli o gli anziani che non avendo dimestichezza con internet spesso cadono in truffe senza volerlo. Solo nel 2019 sono arrivate 196 mila segnalazioni. Ecco perché si consiglia sempre di prenotare su portali sicuri. A tal proposito, Giacomo Trovato, Country Manager di Airbnb Italia, ha dichiarato che  “I tentativi di frode sono estremamente rari grazie alla nostra scelta di intermediare i pagamenti e remunerare l’host solo a check-in avvenuto”

Come evitare le truffe in vacanza 

La Guida di Altroconsumo viene in aiuto di tutti gli italiani che non essendo avvezzi alle prenotazioni online cadono in raggiri relativi alle case vacanze. L’utente viene così guidato passo passo dalla registrazione alla creazione del profilo su Airbnb, fino alla ricerca e il check-in. Vengono inoltre fornite delle informazioni per riconoscere i truffatori che hanno sempre alcune caratteristiche in comune.

Prima di tutto si trovano sempre all’estero per lavoro e giustificano così la richiesta di un bonifico estero. In secondo luogo, la maggior parte delle volte, richiedono i documenti in foto e hanno quasi sempre il contratto già pronto. Spesso vogliono comunicare al di fuori della piattaforma adducendo come motivo il fatto di essere molto impegnati e che per fare prima e concludere la transazione preferiscono muoversi in tal senso. Un altro punto a cui fare attenzione per riconoscere il truffatore tipo è quello legato alla richiesta di una caparra consistente tramite bonifico estero o servizio di money transfer, per tranquillizzare l’utente cercherà anche di mostrare delle fatture di Airbnb.

 Altre cose a cui fare attenzione sono il prezzo troppo basso della casa e nessuna recensione nonostante il profilo non sia stato creato di recente. Si consiglia poi di pagare solo all’interno della piattaforma e non fornire mai dati personali, questo perché Airbnb trattiene la somma fino a 24 ore dopo il check-in per dare la possibilità all’utente di verificare le condizioni dell’alloggio. Infine, a volte succede che l’host accampa delle scuse offrendo un’altra sistemazione non al livello di quella prenotata. In questo caso è bene contattare subito Airbnb.

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