I risultati delle elezioni politiche hanno fatto discutere molto, anche fuori dai confini nazionali. A commentare la volontà espressa nei seggi è intervenuto anche Beppe Grillo, uno dei pochi vincitori veri di queste politiche (Movimento 5 Stelle primo partito: i commenti di Beppe Grillo).

Chi ha votato il Movimento 5 Stelle

Il leader del Movimento 5 Stelle ha descritto il risultato delle elezioni come lo specchio di due realtà contrapposte che convivono nel nostro Paese: da una parte c’è il blocco Afatto da milioni di giovani senza un futuro, con un lavoro precario o disoccupati, spesso laureati, che sentono di vivere sotto una cappa, sotto un cielo plumbeo come quello di Venere”.

Sul blog di Beppe Grillo si legge che “questi ragazzi cercano una via di uscita, vogliono diventare loro stessi istituzioni, rovesciare il tavolo, costruire una Nuova Italia sulle macerie”. Concorrono a formare il blocco A anche gli esclusi, gli esodati, coloro che percepiscono la pensione minima e faticano a condurre una vita dignitosa e i piccoli e medi imprenditori schiacciati dal peso delle tasse e, nei casi più disperati, spinti fino al suicidio.  

Chi ha votato Berlusconi e Bersani

Poi Beppe Grillo descrive il secondo gruppo sociale, il blocco B, “costituito da chi vuole mantenere lo status quo, da tutti coloro che hanno attraversato la crisi iniziata dal 2008 più o meno indenni, mantenendo lo stesso potere d’acquisto, da una gran parte di dipendenti statali, da chi ha una pensione superiore ai 5000 euro lordi mensili, dagli evasori, dalla immane cerchia di chi vive di politica attraverso municipalizzate, concessionarie e partecipate dallo Stato”.  

Cosa vogliono gli elettori

Ognuno ha votato chi potesse rappresentare gli interessi del proprio blocco: il gruppo A chiede rinnovamento e si affida ai giovani del M5stelle, il gruppo B cerca in maniera conveniente la continuità e quindi ha votato per il Pld o il pdmenoelle.

Il primo è pronto a rischiare perché non ha nulla da perdere: non possiede casa di proprietà (dunque non paga l’IMU) e ha perso le speranze nella pensione. Il gruppo B intende mantenere il suo status, le sue proprietà e il posto fisso.  

I privilegi dei dipendenti pubblici e il reddito di cittadinanza

Beppe Grillo quindi non lo legge come un voto scandaloso ma piuttosto di transizione. Fino a quando le nuove generazioni saranno disposte a pagare il peso di quelle vecchie? “Ogni mese lo Stato deve pagare 19 milioni di pensioni e 4 milioni di stipendi pubblici. Questo peso è insostenibile, è un dato di fatto, lo status quo è insostenibile, è possibile alimentarlo solo con nuove tasse e con nuovo debito pubblico, i cui interessi sono pagati anch’essi dalle tasse. E’ una macchina infernale che sta prosciugando le risorse del Paese. Va sostituita con un reddito di cittadinanza”.  

Il futuro del nuovo Parlamento: la primavera del Movimento 5 Stelle

Sul futuro del nuovo Parlamento Beppe Grillo assicura che, sebbene il suo Movimento sia disposto a confronti costruttivi, non ci saranno inciuci. I punti del programma non verranno traditi. Non ci sono compromessi accettabili. “Il M5S non si allea con nessuno come ha sempre dichiarato, lo dirò a Napolitano quando farà il solito giro di consultazioni. Il candidato presidente della Repubblica del M5S sarà deciso dagli iscritti al M5S attraverso un voto on line. Passo e chiudo. Sta arrivando la primavera. Ripeto: sta arrivando la primavera”.