Amazon sta vivendo quello che Apple ha toccato con mano nei mesi scorsi, quando ha visto la retrocessione di iPhone. Anche se non sono realmente paragonabili tra loro, le due “crisi” hanno toccato in sorte i due cavalli di battaglia dei due colossi statunitensi: le vendite derivanti dal settore e-commerce da una parte, le vendite di iPhone dall’altra parte. Può sembrare strano, ma Amazon guadagna dai prodotti e-commerce esclusivamente dalla divisione Amazon USA. Il restante 50 per cento dei profitti deriva invece dal cloud di AWS, acronimo per Amazon Web Services.

E-commerce Amazon, le percentuali del primo trimestre 2019

In un interessante approfondimento, Agi ha preso in esame i numeri del primo trimestre 2019 di Amazon. Rispetto allo scorso anno la società di Jeff Bezos ha registrato una crescita del 17 per cento, con un fatturato superiore ai 50 miliardi di dollari. Il merito è soprattutto dei proventi che arrivano direttamente dal servizio di cloud Amazon Web Services, cresciuti del 40 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il potenziale del cloud di Amazon è importante, visto che attualmente la voce AWS ha un peso minimo sul fatturato (pari soltanto al 13 per cento, il resto deriva quasi interamente dalle attività legate all’e-commerce. Resta però un dato eloquente: il cloud rappresenta già oggi il 50 per cento degli utili, l’altra metà è data dalle vendite prodotte dal sito di e-commerce.

Le mosse di Amazon per sostenere l’e-commerce

Non si tratta di una sorpresa per Amazon, che aveva previsto da tempo una situazione simile. In quest’ottica vanno inquadrate le recenti mosse prese dal gigante dell’e-commerce per sostenere il settore. In primis, la società dell’uomo più ricco al mondo ha puntato forte sul servizio Key by Amazon, grazie al quale gli utenti ricevono il pacco direttamente all’interno della loro abitazione o del loro garage. Un’altra mossa importante di Amazon è stata quella di estendere le consegne di Whole Foods (catena alimentare acquisita dall’azienda con sede a Seattle nel 2017) tramite il servizio Prime.
Infine, riflettori accesi sul rinnovo di Amazon Prime: la società sta investendo quasi 1 miliardo di dollari per accorciare i tempi delle consegne da 48 a 24 ore per chi sceglie di sottoscrivere l’abbonamento ad Amazon Prime.
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