All’interno del prevalente parco prodotti finanziari offerto dall’emittente elvetico Leonteq, certificati di investimento, il certificate Phoenix Memory scritto su un titolo ad alto interesse globale – più attuale che mai – merita particolare attenzione, perché dà la possibilità di prendere indirettamente posizione su un un sottostante appartenente al macro-settore tecnologico – e più specificatamente al settore Microchip – attraverso un investimento di danaro relativamente limitato (taglio nominale da 1000 euro) -.

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Indirettamente perché, con un impiego di denaro limitato, è possibile investire su un azione che opera principalmente nel campo dei microchip/hardware/software.

In questo caso, il sottostante che non ha bisogno di presentazioni, è rappresentato da Amd – Advanced Micro Devices – (diretto concorrente di Nvidia circa una determinata gamma di prodotto).

Osservazioni/conclusioni sul sottostante:

  1. Amd è quotata da un periodo di tempo sufficientemente ampio – circa intorno agli anni ’80 – da effettuare adeguate valutazioni di stampo quantitativo (ed analizzare il comportamento di base – e quindi la natura stocastica – che muove fondamentalmente il processo del prezzo del sottostante analizzato – potendo anche osservare possibili ed eventuali mutamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame -);
  2. L’azienda presenta fondamentali relativamente solidi e rappresenta un interesse strategico nazionale e di sviluppo tecnologico. Appartenendo al macro-settore tecnologico – come molte aziende growth considerate “fiore all’occhiello” – possiede un infrastruttura che è per sua natura presenta una valutazione di mercato mediamente alta rispetto ai fondamentali (quali l’Ebitda), essendo in qualche modo influenzata dal valore di mercato del debito. Ciò non deve essere necessariamente considerato come un segno d’allarme, data la “normale” e costante capacità di effettuare investimenti strutturali, in grado di generare reddito ed onorare il debito contratto insieme alla spesa per interessi. Si può già infatti “odorare” una interessante dinamica del rapporto Debt/Equity, nel periodo che va circa dalla seconda metà del 2011 ad oggi: il rapporto è quasi costantemente aumentato fino circa alla fine del 2014, per poi subire uno spike positivo di notevole entità che è culminato intorno alla metà del 2015 su valori addirittura negativi e relativamente elevati in valore assoluto, per poi risalire quasi costantemente e ritornare su valori positivi circa intorno alla seconda metà del 2016, ed infine riscendere fino a toccare valori attualmente e relativamente bassi.
  3. La volatilità implicita (per convenzione analizzata su una rollig window a 30 giorni) è stata mediamente elevata considerando il periodo storico che dal 2011 ad oggi (ha viaggiato in un range massimo compreso approssimativamente intorno a 30%-90%), con un valore medio totale circa intorno al 60%. Attualmente, dato il recente fermento il mercato americano risulta in fibrillazione, “ancora indeciso” sul se rifiatare prima del più o meno probabile rally di natale o se continuare a correggere in un ottica “fisiologica“: la volatilità implicita del titolo risulta attualmente circa intorno al valore medio complessivo (sarebbe interessante analizzarne lo skew index specifico).
  4. Quanto ad un interessante ed approfondita analisi di valutazione, con metriche quali P/E o EV/EBITDA – possibilmente in ottica top-down – (rispetto alla/al geografia e/o mercato generale di riferimento, rispetto al macro-settore, poi al gruppo di pari ecc. Banalmente: America, Nasdaq, FAANG, FAANG+, microchip/hardware/software ecc, posizionamento competitivo ecc), e di comportamento rispetto al rischio sistematico nel tempo, si può riassumere/supporre/concludere questo. Rispetto al P/E (metrica parziale ed erratica): nel Q3 il P/E tecnologico è circa intorno ai 35x (si consiglia anche di analizzare i sub-settori) mentre quello di Amd, che nel tempo cambia anche segno (denotando quindi il fatto che il mercato ha espresso valutazioni positive sul prezzo nonostante la generazione di perdite complessive di esercizio; il tutto riassume un carattere growth), è approssimativamente intorno a 45x, denotando una leggera sopravvalutazione. Rispetto a b: dal 2012 ad oggi il titolo ha sempre mostrato una sola ed accentuata natura, seppur ad elevate fluttuazioni: in altre parole ha sempre mostrato un andamento fortemente maggiore di 1 (titolo definito come notevolmente aggressivo); nello specifico il valore è sempre stato circa maggiore o uguale a 2, toccando punte anche approssimativamente intorno a 3,5 più o meno intorno alla fine del 2018, riscendendo poi costantemente fino ai giorni nostri circa su un valore di 2 (titolo da usare generalmente in fasi di rialzo nel/nei mercato/i di riferimento, i cd benchmark).

Si passa ora ad esplicare il meccanismo di base del certificato (estrapolato mediante lettura dei documenti fondamentali, che costituiscono il quadro tecnico-normativo per meglio comprendere le caratteristiche primarie del prodotto cartolarizzato).

Leonteq certificati di investimento: punti di forza del Phoenix Memory per investire su AMD

  • Barriera europea sul capitale al 60% dei livelli iniziali
  • Trigger cedole al 60% dei livelli iniziali
  • Cedole mensili condizionate dello 0,75% (max 9% annuo) con effetto memoria
  • Autocall trigger mensile – che permette di ricevere il rimborso anticipato- osservabile dal 6° mese (dal 20.05.2022) e decrescente a step del 5%: dal 100% al 90% dei livelli iniziali (il primo step decrescente dopo 7 mesi, mentre l’altro dopo 6 mesi)
  • Opzione Quanto che neutralizza il tasso di cambio
  • Prezzo lettera rilevato sulla pagina del sito a circa 971,38  euro – intorno alle 12:15 del 06.12.2020 –
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Leonteq certificati, Phoenix Memory per investire su AMD: funzionamento

Questo prodotto, della categoria certificati di investimento conosciuti come Phoenix Memory, è stato emesso da Leonteq il 24.11.2021, ha data di valutazione finale posta al 20.11.2023 (scadenza/liquidazione 27.11.2023), è negoziato su SeDeX ed ha un valore nominale di 1000 euro.

Il Phoenix Memory Leonteq in questione paga cedole mensili di 7,5 euro se ogni sottostante non scende oltre il trigger delle cedole, posto al 60% dei livelli iniziali; in caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola, che però viene immagazzinata in memoria e pagata assieme a tutte quelle eventualmente non pagate in precedenza quando si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando tutti i sottostanti risalgono sopra il trigger in una delle date di valutazione successive.

Inoltre il meccanismo Autocall permette di ottenere il rimborso anticipato, grazie all’autocall trigger mensile, a partire dal 6° mese e decrescente a step del 5% (vedi sopra): se il prezzo di ogni sottostante è pari o superiore all’autocall trigger il certificato rimborsa il valore nominale più la cedola del mese in questione (e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria); in caso contrario la vita del prodotto continua.

A scadenza, se il prodotto non si è estinto anticipatamente, si prefigurano 2 scenari:

  • se alla data di valutazione finale il sottostante non scende la barriera – della stessa entità del trigger cedolare, il certificato paga il nominale più l’ultima cedola -e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria-;
  • in caso contrario il certificato replica linearmente la performance di AMD (ossia con valore peggiore rispetto a quello iniziale, anche detto Worst Of, WO), pagando un valore pari al valore nominale del certificato per la performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale) del suddetto sottostante

Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale, il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.

Da notare anche la presenza dell‘opzione quanto: nonostante il titolo su cui è scritto il certificato sia denominato in USD, il prodotto paga cedole/importo di rimborso in Euro, non lasciando l’investitore esposto a variazioni (favorevoli o sfavorevoli) del cambio EUR/USD.

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Sottostante

La situazione attuale sul sottostante – di questo certificato Leonteq Phoenix Memory – è la seguente:

  • Amd: valore iniziale (155,41 USD), Barriera/trigger cedola (93,246 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 03.12.2021 a 144,01 USD, pari al 92,66% del livello iniziale)

Analisi dinamico-oggettiva

In base alle quotazioni attuali del sottostante, ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) di circa 971,38 euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante WO dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %) a parità di condizioni sugli altri sottostanti:

Se il certificato non è scaduto anticipatamente paga il nominale più l’ultima cedola condizionata, (assieme a quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria), ottenendo 1007,5 euro, se Amd non scende oltre il -35,25% dall’attuale quotazione. Considerando l’effetto memoria il certificato paga 1180 euro (il nominale più 24 cedole), con un rendimento potenziale lordo massimo a 2 anni di circa il 21,48% rispetto il suddetto prezzo lettera.

Infine, se il sottostante scendesse con più forza il certificato perderebbe, in %, un valore di poco superiore rispetto l’investimento diretto sul sottostante stesso (il certificato quota con un piccolissimo premio sulla componente lineare, approssimativamente intorno al range 2,8%-1,4%, in riferimento al di variazione del sottostante fra il -40% ed il -70%).

Codice ISIN del prodotto

Cliccandovi sopra verrete rimandati alla pagina del prodotto.

Nota Bene: il trading e l’attività d’investimento in generale possono comportare rischi significativi per il capitale, con perdite che potrebbero in alcuni casi eccedere il capitale iniziale. Gli scenari di mercato cambiano continuamente e le performance passate non rappresentano garanzia delle performance future. È pertanto fondamentale assicurarsi di aver compreso tali rischi. Le informazioni presentate in questo sito non sono in alcun modo da intendersi come sollecito all’investimento e sono rivolte ad un pubblico indistinto, non rappresentando in alcun modo attività di consulenza finanziaria personalizzata -e nemmeno generica-  in base ai profili di rischio e rendimento degli investitori. Ogni decisione di investimento è sotto la piena ed esclusiva responsabilità del lettore. Né l’autore né Investire Oggi saranno responsabili nei confronti di nessun utente né di qualsivoglia altra persona o entità per l’inesattezza delle informazioni o per qualsiasi errore od omissione nei suoi contenuti, a prescindere della causa di tali inesattezze, errori od omissioni.