Il 20/01/2020 Société Generale ha emesso 6 nuovi  boost cash collect autocallable su basket azionari. I certificati sono quotati e negoziati sul Euro TLX e prevedono: scadenze a 3 anni, il pagamento di cedole mensili condizionate (con effetto memoria), opzione di rimborso anticipato e protezione condizionata del capitale a scadenza. Ogni certificato ha inoltre un prezzo di emissione (uguale al valore nominale) di 100 €.

ISIN’s: XS2088361295, XS2088364984, XS2088360644, XS2088360727, XS2088365106, XS2088360305.

Vediamo più nel dettaglio.

Punti salienti in sintesi

  • Cedole trimestrali con effetto memoria fino a un max annuo che del 18%
  • Trigger pagamento cedole/ Barriere europee sul capitale al 50% dei livelli iniziali
  • A partire dal 9° mese (23 ottobre 2020), ogni mese e fino al penultimo, si attiva il meccanismo di rimborso anticipato del valore nominale del certificato al valore nominale in corrispondenza dell’autocall trigger del 100% del rispettivo livello iniziale

Caratteristiche

Meccanismo cedolare e rimborso anticipato

Ad ogni data di valutazione mensile, se il prodotto non è stato rimborsato anticipatamente e se il sottostante risulta pari o superiore al rispettivo trigger di pagamento, l’investitore riceve un premio  calcolato dell’1,50% sul valore nominale di 100 €; in caso contrario non viene pagato alcun importo, che però viene “memorizzato”. Di conseguenza, se alla data di valutazione successiva si verifica la condizione del pagamento, l’investitore, oltre alla cedola del mese in questione, riceverà tutte le cedole precedenti non distribuite.

Inoltre, dal nono al penultimo mese il certificato viene rimborsato anticipatamente al valore nominale se il sottostante quota ad un livello pari o superiore al 100% del relativo valore iniziale: in tal caso l’investitore riceve 100 euro (più la cedola e quelle precedenti eventualmente non pagate); in caso contrario la vita del prodotto continua.

Scadenza

A scadenza, se il prodotto non si è estinto anticipatamente, si prospettano due scenari:

  1. se il valore finale  (determinato in data 23/01/2023) di ogni sottostante è pari o superiore alla rispettiva barriera di protezione del capitale, l’investitore percepisce l’ammontare integrale del valore nominale
  2. in caso contrario partecipa in modo lineare alla performance negativa del sottostante peggiore (ossia che quota al livello più basso rispetto al valore iniziale), percependo un importo calcolato come prodotto fra il valore nominale e la suddetta performance (data dal rapporto fra valore finale e valore iniziale del sottostante)