All’interno dei Certificati emessi da Unicredit, ne balza all’occhio perché consente di investire su 4 società del settore pagamenti elettronici.

In tal modo si da la possibilità agli investitori di investire indirettamente su un paniere di azioni – in tema fintech e pagamenti elettronici – con un impiego di danaro limitato (100€). Indirettamente perché, a fronte della rinuncia ai dividendi e ad eventuali salite dei sottostanti – ossia le azioni -, si ottiene un flusso cedolare periodico potenziale e una protezione condizionata – da eventuali discese dei sottostanti – sull’investimento fatto.

Cosa molto importante inoltre, grazie alla maxi cedola iniziale e l’assoluta efficienza della fiscalità dei certificati (redditi diversi in quanto derivati cartolarizzati) sono il prodotto tipico utilizzato dall’investitore nella compensazione delle minusvalenze presenti nello zaino fiscale. Per maggiori informazioni leggi: Recupero Minusvalenze? Sfrutta l’efficienza della fiscalità dei certificati, spunti operativi

Informazioni sui sottostanti

In questo caso, i sottostanti del certificato Unicredit sono rappresentati da: American Express, Nexi, Paypal e Visa.

    1. Il “tris” azionario ha core business praticamente quasi uguale e rimane all’interno dei pagamenti online, essendo positivamente correlato (anche se Paypal e Nexi non sembrano essere così correlate ad American Express e Visa, molto più correlate reciprocamente). Diminuisce in altre parole il rischio di correlazione, ossia il rischio che il valore dei titoli fluttui in modo totalmente indipendente l’uno dall’altro, andando ad inficiare elargizione di cedole o restituzione integrale del nominale anche data da uno solo dei sottostanti.
    2. Inoltre, ad eccezione di Nexi, possiediono una quantità di informazione storica sufficiente per adeguate analisi di stampo quantitativo. Ad esempio per analizzare i bilanci o quale sia il processo stocastico che muove fondamentalmente il prezzo dei 3 sottostanti analizzati, potendo ad esempio notare eventuali cambiamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame analizzato.
    3. Sul fronte grafico i titoli stanno sperimentando volatilità (come del resto tutti i mercati). Tuttavia solo PayPal e Nexi sembrano soffrire veramente un calo deciso (American Express è in drawdown, anche se molto più contenuto), con un prezzo di mercato di Paypal tornato sui livelli di fine 2017, mentre Nexi è scesa al di sotto del prezzo di quotazione iniziale. Se quindi non si vuole avere un’esposizione diretta a questo tipo di azioni ma si desidera investire nel settore in modo indiretto, ossia con protezione e cedole condizionate, si può prendere a riferimento il certificato che andiamo a presentare ed analizzare.
    4. Per il multiplo Price / Earning – P/E – la valutazione si fa più difficile perché occorrerebbe guardare più settori (come la fintech, le transazioni finanziarie, la tecnologia ecc). Dato però che ci si può rifare impropriamente al settore tecnologico si può supporre questo. Quello attuale  del macro-settore tecnologico è a circa 20x, mentre per American Express, Paypal e Visa (quello di Nexi non è disponibile) si attualmente trova a circa 13,5x, 16x e rispettivamente intorno a 30,5x. Quindi il portafoglio presenta un P/E medio in linea al settore tecnologico.
    5. Sarebbe interessante anche analizzare il tutto con metriche più approfondite (che valutino per esempio anche la gestione operativa – EBITDA – o i flussi di cassa netti prodotti – Net Cash Flows -)
    6. Per quanto riguarda il rischio sistematico, il ß, è possibile dire questo. Attualmente il ß medio di portafoglio denota un “tris azionario” leggermente aggressivo (+1,12 circa facendo la media per American Express, Nexi, Paypal e Visa rispettivamente a circa +1,15, 0,99, 1,44 e +0,90).
    7. Completando le analisi delle caratteristiche quantitative del titolo, la volatilità implicita (per convenzione calcolata su un “forward period” di 30 giorni e considerata sopra i 30 punti) è stata sempre mediamente contenuta nel passato ma attualmente risulta in salita nel complesso. Il maggior peso è proprio dato da PYPL, con una metrica che mediamente sta viaggiando sui 75 punti; seguono Visa e American Express rispettivamente a circa il 40% e 35% (quella di Nexi non è disponibile). Ciò giova sicuramente contemporaneamente al tandem emittente-strutturatore (costruzione del certificato in termini di costi del pool opzionale sottostante), mentre l’investitore deve valutare: composizione sottostante del cross-asset structured product, livelli di redditività potenziale, conservatività della protezione applicata, scadenza, Bias post emissione ecc.

Si passa ora ad esplicare il meccanismo di base del certificato (estrapolato mediante lettura dei documenti fondamentali, che costituiscono il quadro tecnico-normativo estrapolabili anche dal sito per meglio comprendere le caratteristiche primarie del prodotto cartolarizzato).

Certificati Unicredit Maxi Cash Collect Worst Of: struttura, come investire sul settore pagamenti elettronici indirettamente

A seguire la struttura del certificato Unicredit:

  • Barriera europea di protezione sul capitale pari al 50% dei valori iniziali
  • Trigger cedole al 50% dei valori iniziali
  • Prima maxi cedola iniziale condizionata del 15%
  • Successive cedole trimestrali condizionate dello 2,10% (massimo 8,40% annuo sul taglio nominale di 100 Euro)
  • Autocall trigger trimestrale – che permette di ricevere il rimborso anticipato – osservabile dal 16.02.2023 e decrescente a step del 5% ogni 2 trimestri: dal 100% all’80% dei valori iniziali
  • Valore nominale unitario di 100 Euro
  • Prezzo lettera rilevato sulla pagina del sito a circa 100,01 Euro – intorno alle 11:30 del 14.07.2022 –

Certificati Unicredit Maxi Cash Collect Worst Of: funzionamento, come investire sul settore pagamenti elettronici indirettamente

Il certificato targato Unicredit è stato emesso il 05.07.2022 e: ha data di valutazione finale posta al 21.08.2025 (liquidazione il 28.08.2025), è negoziato su EuroTLX ed ha un ha valore nominale di 100 Euro.

Meccanismo cedolare

Il certificato Unicredit in questione paga una prima maxi cedola condizionata iniziale di 15 Euro, ossia se tutti i sottostanti, alla relativa data di valutazione, risultano sopra il trigger cedolare posto allo stesso livello delle cedole periodiche.

Il Certificato di Investimento Maxi Cash Collect infatti paga successive cedole trimestrali condizionate di 2,10 Euro, cioè se tutti e 4 i sottostanti non scendono oltre il trigger delle cedole, posto al 50% dei valori iniziali; in caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola.

Meccanismo di rimborso anticipato automatico: Autocall

Il meccanismo Autocall permette di ottenere il rimborso anticipato, grazie all’autocall trigger trimestrale, a partire da febbraio 2023 e decrescente a step del 5% (vedi la struttura): se il prezzo di ogni sottostante è pari o superiore all’autocall trigger il certificato rimborsa il valore nominale più la cedola del trimestre in questione.

In caso contrario la vita del prodotto continua.

Scadenza

A scadenza, se il prodotto non si è estinto anticipatamente, si prefigurano 2 scenari:

  • se alla data di valutazione finale tutti i sottostanti non scendono sotto la barriera europea – della stessa entità del trigger cedolare -, il certificato paga il nominale più l’ultima cedola
  • in caso contrario il certificato di investimento replica linearmente la performance del sottostante Worst Of (WO ossia con un valore finale in % più basso rispetto al relativo valore iniziale), pagando un valore pari al valore nominale del certificato moltiplicato per la performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale) del suddetto sottostante.

Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale, il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.

Da notare anche la presenza dell‘opzione quanto: nonostante i titoli su cui è scritto il certificato siano denominato in USD, il prodotto rimborsa sempre importi in Euro, non lasciando l’investitore esposto a variazioni (favorevoli o sfavorevoli) del cambio EUR/USD.

Certificati Unicredit Maxi Cash Collect Worst Of: i sottostanti

La situazione attuale sui sottostanti di questo Certificato targato Unicredit è la seguente:

  • Nexi: valore iniziale (8,034 Eur), Barriera/trigger cedola/trigger maxi cedola (4,017 Eur), ultimo prezzo registrato a mercato aperto (intorno alle 11:30 del 15.07.2022 a 7,77 Eur, pari al 96,54% del livello iniziale)
  • Paypal: valore iniziale (71,47 USD), Barriera/trigger cedola/trigger maxi cedola (35,735 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 14.07.2022 a 69,55 USD, pari al 97,31% del livello iniziale)
  • American Express: valore iniziale (139,47 USD), Barriera/trigger cedola/trigger maxi cedola (69,735 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 14.07.2022 a 136,48 USD, pari al 97,86% del livello iniziale)
  • Visa: valore iniziale (199,5 USD), Barriera/trigger cedola/trigger maxi cedola (99,75 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 14.07.2022 a 205,91 USD, pari al 103,21% del livello iniziale)

NB: Per ora il WO è rappresentato da Nexi e il suo valore attuale è leggermente inferiore al suo valore iniziale.

Analisi dinamico-oggettiva

In base alle quotazioni attuali del sottostante WO del certificato Unicredit, ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) di circa 100,01 Euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %) a parità di condizioni sugli altri sottostanti:

Se il certificato non si è estinto anticipatamente paga il nominale più l’ultima cedola condizionata se il sottostante WO non scende oltre il -48,03% dall’attuale quotazione. Considerando la massima redditività potenziale il certificato pagherebbe 138,10 Euro (il nominale più la maxi cedola e le successive 11 cedole), con un massimo rendimento potenziale lordo a circa 3 anni e 1 mese del 38,09% rispetto il suddetto prezzo lettera.

In caso contrario, se il WO scendesse con più forza il certificato perderebbe, in %, un valore sostanzialmente uguale rispetto all’investimento diretto sul sottostante stesso. In altre parole il certificato quota sulla componente lineare.

Codice ISIN del prodotto

Cliccandovi sopra verrete rimandati alla pagina del certificato targato Unicredit.

Nota Bene: il trading e l’attività d’investimento in generale possono comportare rischi significativi per il capitale, con perdite che potrebbero in alcuni casi eccedere il capitale iniziale. Gli scenari di mercato cambiano continuamente e le performance passate non rappresentano garanzia delle performance future. È pertanto fondamentale assicurarsi di aver compreso tali rischi. Le informazioni presentate in questo sito non sono in alcun modo da intendersi come sollecito all’investimento e sono rivolte ad un pubblico indistinto, non rappresentando in alcun modo attività di consulenza finanziaria personalizzata -e nemmeno generica-  in base ai profili di rischio e rendimento degli investitori. Ogni decisione di investimento è sotto la piena ed esclusiva responsabilità del lettore. Né l’autore né Investire Oggi saranno responsabili nei confronti di nessun utente né di qualsivoglia altra persona o entità per l’inesattezza delle informazioni o per qualsiasi errore od omissione nei suoi contenuti, a prescindere della causa di tali inesattezze, errori od omissioni.