Fra i certificati di Unicredit di tipo Bonus Cap ne spunta uno recentemente quotato e che risponde all’esigenza di chi vuole capire come investire indirettamente su 1 sottostante del macro settore tecnologico americano, gigante nell’industria di internet e dell’intelligenza artificiale e che utilizza super computer quantistici di elevato livello.

Se si ha una view rialzista, laterale o di moderato ribasso del titolo si può prendere a riferimento questo bonus cap, allo scopo di ottenere un puro rendimento potenziale dato dalla differenza fra il bonus potenziale ed il prezzo di emissione/prezzo lettera.

Informazioni quantitative sul sottostante

Innanzi tutto l’azione del certificato in questione è rappresentata da Alphabet Class C. (GOOGL), quotata in America nel NASDAQ100. Per Class C si intendono le azioni privilegiate.

L’azienda possiede informazione storica sufficiente da poter fare adeguate valutazioni di stampo quantitativo. Ad esempio è possibile analizzare i bilanci (ricavi, utili/perdite operativi, Utili/Perdite netti, FCF, vari Ratios ecc) e la natura stocastica (rilevata tramite esponente di Hurst corredato da significatività statistica: se 0<H<0,5 il processo stocastico è Mean Reverting; se H=0,5 il processo è Random Walk; se 0,5<H<1 il processo è Momentum) che muove fondamentalmente il processo del prezzo del sottostante analizzato, potendo anche osservare possibili ed eventuali mutamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame analizzato.

Essendo solo uno il titolo su cui è scritto il certificato, il rischio di correlazione si riduce al solo mercato/settore in cui è quotata/opera.

A livello tecnico-quantitativo vengono analizzati il lungo, medio e breve periodo, ossia 4096, 2048 e 1024 rendimenti logaritmici giornalieri calcolati sui prezzi di chiusura. Il titolo risulta fortemente Momentum solo sul lungo periodo (ossia 0,5<H<1 con significatività statistica>99%), mentre nel breve e nel medio è classificata sì come Momentum, ma con minore significatività statistica (la soglia della significatività statistica è posta al 90% nel trading solitamente). Qui i risultati: H_1024=0,55 con Sign. Stat.>91,57%; H_2048=0,54 e Sign. Stat.>94,27%; H_4096=0,55 con Sing. Stat.>99,61%. Si consiglia quindi il trading-investing diretto con tecniche momentum/breakout/trend following soprattutto sul lungo periodo e sui dati giornalieri di chiusura.

A livello fondamentale è degno di nota la capacità di produrre sistematicamente, almeno dal 2009 ad oggi, FCF consistenti e crescenti, essendo una “macchina da guerra” simile, ma non del tutto, ad AAPL. Il tasso di crescita media dei FCF su 10 anni è infatti altissimo, e pari al 24,17%.

Sempre a livello fondamentale dei rating vengono assegnati 3 giudizi, 1 neutrale e 2 positivi. Uno HOLD da Zacks, che misura la tendenza a produrre utili netti (EPS) sopra/sotto le stime (metrica degli Earning Surprise). Uno STRONG BUY dal modello dei Discounted Cash Flows (DCF) con stima conservativa perché viene utilizzato l’ultimo Free Cash FLows (FCF) con un tasso di crescita medio dei FCF al 15% (anziché il reale tasso di crescita medio annuo, su 10 anni, del 24,17%), un WACC del 9,33% ed un tasso di crescita perpetua al 3,50% per considerare l’alta inflazione attuale, con un potenziale rialzo del +58,63% ed il connesso target price annuale di 245,75 $. Un BUY complessivo di Market Screener che raccoglie il giudizio di ben 60 analisti (con 30 BUY, 15 OUTPERFORM, 12 HOLD e 3 senza opinione), con un target price di 180 USD.

E’ poi possibile individuare una caratteristica molto interessante e tipica delle aziende il cui valore di mercato è influenzato dall’uscita di news (bilanci/stime ecc). In altre parole, gli effetti indotti da queste news provocano degli spike eccessivi al rialzo/ribasso, che poi vengono drenati in seguito grazie alle valutazione del “fair value” (analisi fondamentale). Sarebbe interessante analizzare il comportamento del valore di mercato in ottica event study analysis (e quindi la presenza di eventuali extra-rendimenti intorno alle finestre temporali di riferimento).

E’ da notare anche un interessante comportamento del β, ossia il rischio sistematico nei confronti del mercato benchmark: ha cambiato natura da difensivo ad aggressivo circa alla metà del periodo analizzato nei confronti del NASDAQ100, per poi attualmente viaggiare praticamente in linea al mercato. Adesso la metrica, calcolata su una rolling window di 5 anni, ha un valore attuale circa pari a +1,01 (valore utilizzato nel calcolo del costo del capitale del WACC per il DCF), che denota un titolo in linea al mercato benchmark. Ciò significa che ad un movimento del +/-1% del NASDAQ100 il titolo sperimenta, in media, un +/-1,01%. A seguire invece, il grafico del Beta rolling a 1 anno, più sensibile ai cambiamenti di mercato, con un valore attuale di +1,04, circa in linea al mercato e che, come detto, ha cambiato natura da difensivo ad aggressivo/in linea al mercato.

Infine, per completare le analisi delle caratteristiche quantitative del titolo, la volatilità implicita (per convenzione calcolata su un “forward period” di 30 giorni dalle opzioni sul titolo stesso), almeno dal 2014 a marzo 2020 si trova contenuta nel range 15%-35%, per schizzare con un outlier al 55% in corrispondenza della pandemia, e poi riscendere ed essere compresa nel range 20%-45%, con un valore attuale in salita ed intorno al 34%. Tale valore risulta sufficiente al tandem emittente-strutturatore (strutturazione del certificato in termini di costi del pool opzionale sottostante), mentre l’investitore deve valutare: sottostante del prodotto strutturato, livelli di redditività potenziale, conservatività della protezione applicata, scadenza, potenziali bias post emissione ecc.

In ultimo, ma non per importanza, il titolo non elargisce dividendi atti alla costruzione del prodotto derivato cartolarizzato (l’azienda reinveste interamente gli utili prodotti)

Si passa ora ad esplicare il meccanismo di base del certificato (estrapolato mediante lettura dei documenti fondamentali, che costituiscono il quadro tecnico-normativo per meglio comprendere le caratteristiche primarie del prodotto cartolarizzato).

Struttura del certificate

A seguire la struttura del certificato:

  • Barriera americana intraday sul capitale al 60% del livello iniziale
  • Bonus (e cap) al 109% del valore nominale/valore iniziale
  • Opzione quanto che neutralizza il tasso di cambio
  • Prezzo lettera rilevato – intorno alle 11:51 del 04.04.2024 – a circa 100,92 Euro

Certificati Unicredit Bonus Cap: funzionamento del payoff

Questo certificato di investimento Bonus Cap è stato quotato da Unicredit il 27.03.2024, ha periodo d’osservazione della barriera fino al 19.06.2025 (scadenza/liquidazione al 26.05.2025), è negoziato su EuroTLX (Cert-X)  ed ha un valore nominale di 100 euro.

A scadenza si prospettano 2 scenari:

  • se durante tutto il periodo di osservazione il sottostante non tocca mai o scende sotto la barriera (per questo chiamata americana intraday, perché attiva in ogni momento di borsa aperta), posta al 60% del livello inziale, il certificato paga il bonus di 109,00 euro.
  • in caso contrario si perde il diritto al bonus ed il prodotto paga un importo commisurato alla performance del sottostante, che comunque non può superare il cap (uguale al bonus, per semplicità di costruzione del certificato e di risparmio sulla sua strutturazione, dato dalla vendita di una call per “cappare” il risultato). In tal caso l’importo di rimborso si calcola moltiplicando il nominale per la performance del sottostante (data dal rapporto fra valore finale e valore iniziale di GOOGL)

Il secondo scenario in formule:

Valore di Rimborso Scenario 2 = Valore Nominale x Min (109% ; Performance)

Dove:

Performance = Valore Finale / Valore Iniziale di Alphabet

Il sottostante e la componente lineare

La situazione attuale sul sottostante del certificato Bonus Cap è la seguente:

GOOGL -> Valore Iniziale (151,70 USD), Barriera (91,02 USD), Cap (165,353 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura del 03.04.2024 a 156,37 USD, pari al 103,08% del valore iniziale)

Dato che il sottostante si trova al 103,08% del valore iniziale e che il certificato prezza sotto i 103,08 Euro significa che il prodotto quota con un piccolo sconto sulla componente lineare.

Analisi dinamico-oggettiva del payoff a scadenza

Alle quotazioni attuali del sottostante, e con un prezzo lettera di circa 100,92 Euro, questo sarebbe il profilo di payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del certificato, data da Val Rimb Cert, al variare del prezzo del sottostante dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr sott: in verde gli aumenti/guadagni; in rosso i decrementi/perdite):

Il certificato paga il bonus di 109,00 Euro se, per tutta la durata d’osservazione della barriera, il sottostante non scende oltre mai il 41,79% dalla quotazione attuale, con un massimo rendimento potenziale lordo a circa 1 anno e 3 mesi intorno all’8,01% (6,58% annualizzato) rispetto il suddetto prezzo. Se invece GOOGL scendesse con più forza il certificato quoterebbe con un piccolo sconto sulla componente lineare perdendo, in %, un importo leggermente inferiore rispetto alla perdita di terreno del sottostante in caso di rottura della barriera.

Codice ISIN

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