Nella prima parte della guida (per info leggi:Certificati Turbo24 di IG: cosa sono, come funzionano. Guida 1 di 2) fatta una overview sul mondo dei certificati turbo, cosa sono i nuovi turbo24 di IG (quotati 24h/5gg) e i relativi vantaggi, nonché su come vengono scambiati.

Nella seconda parte della guida dedicata ai nuovi turbo24 si entra più nel tecnico, illustrandone il pricing e facendo diverse considerazioni (costi sostenuti dall’investiore; possibilità di utilizzo della leva; differenze con i CFD e con i turbo tradizionali ecc.)

Pricing dei turbo24 ed esempio di trade

Il prezzo di un turbo è determinato dal livello di knock-out (uguale allo stop loss garantito se il mercato si muove contro la posizione) e dalla quotazione del sottostante, ossia il valore dell’indice azionario, della materia prima o della valuta su cui si decide di investire. Riflette quindi il movimento istantaneo del sottostante su cui è scritto il certificato.

Ugualmente ai Turbo tradizionali, anche nei nuovi Turbo24 i dividendi elargiti dal sottostante comportano un aggiustamento dello strike, ovvero del livello di knock-out. Affinché l’investitore non risenta dello stacco dei dividendi, l’emittente rettificherà il livello di stop loss abbassandolo/aumentandolo nei Turbo24 Long/Short.

Il prezzo viene determinato con la seguente formula:

Ci sono due voci di costo che implicitamente sostiene chi acquista un turbo24:

  1. La prima è data dal premio da corrispondere all’emittente per il controllo del knock-out e l’entità va verificata al momento dell’acquisto (tale premio verrà perso dall’investitore in caso di evento di stop loss).
  2. La seconda è riferita al finanziamento della leva da parte dell’emittente dei turbo24: tale costo, pari al 2,5% annuo, viene applicato giornalmente sul prezzo del certificato e va ad incidere sul posizionamento del livello knock-out. Nel dettaglio, nei Turbo24 Long/Short il livello knock-out tenderà ad alzarsi/abbassarsi, giorno dopo giorno, di pochi centesimi di punto.

Esempio di pricing e di effetto sul prezzo dato dal movimento del sottostante

Un cliente sta negoziando sul DAX che ha un prezzo di 11.000 e pensa che il mercato salirà.

Il cliente sceglie un livello knock-out di 10.900 (ovvero un livello di stop garantito se il mercato si dovesse muovere contro la posizione, con la possibilità di chiudere l’operazione in qualsiasi momento, anche prima)

Turbo long = ((valore del sottostante – knock-out) + premio)) ( x moltiplicatore) [+ spread dal prezzo medio

= (11.000 –10.900) + 20) (x 0,01) [+0.01 spread dal prezzo medio]

= 1,20€ denaro/lettera = 1,195€ / 1,205€

Ciò significa che il pricing è lineare. Se il mercato sottostante sale/scende di un punto, il prezzo del turbo aumenta/diminuisce di 0,01. Se viene raggiunto il livello di knock-out, il turbo viene chiuso a zero, con perdita massima pari al prezzo pagato.

Per capire l’effetto leva esercitato dal movimento del prezzo del sottostante si ipotizzi che il Dax salga a 11.050 punti. In tal caso il prezzo del turbo salirebbe ad un mid price di:

[(11.050 –10.900) + 20)] (x 0,01)=1,70 €

o in denaro/lettera a 1,695€/1,705 €

Dunque,dato un rialzo dello 0,45% del sottostante (50/11.000×100), il prezzo del certificato è salito del 41,67% (0,5/1,2×100).

Una nota speciale sulla leva dei turbo24

Uno dei grandi vantaggi dei turbo24 è dunque la leva finanziaria variabile su ogni singola posizione in base al livello di knockout specifico. Ad esempio:

  • I clienti con una bassa propensione al rischio possono scegliere un livello knock-out più lontano, riducendo la leva
  • I clienti con una grande propensione al rischio possono scegliere un livello knock-out più vicino, aumentando la leva

Ciò vale anche per le singole posizioni negoziate dallo stesso cliente sullo stesso conto. Questo è molto utile per diverse strategie del cliente, in termini di obiettivo, rischio e tempo. Per esempio :

  • un trader/investitore vuole operare sull’oro con una leva alta, ma allo stesso tempo vuole fare un’operazione su un’attività più volatile, come GBP/USD, con una leva più moderata.
  •  il trading intraday, potrebbe desiderare una leva maggiore poiché  anche di movimenti avversi del sottostante rispetto a quanto propettato, sarà in grado di controllare l’eventuale evento knock-out (in tal modo è possibile utilizzare l’elevata leva finanziaria per impegnare meno capitale ed ottenere performance maggiori in breve tempo).
  • un trader multiday/investitore che vuole sfruttare movimenti di più ampia portata (o che comunque non è a monitor tutti i giorni) potrebbe desiderare una leva finanziaria più bassa, in modo da rimanere in posizione anche per lunghi periodi senza incorrere nel rischio di stop loss automatico.

E’ possibile dunque adottare differenti  strategie sullo stesso conto su asset differenti o sullo stesso asset.

Inoltre la leva variabile è preferibile alla leva fissa (che caratterizza una particolare tipo di certificati ed ETF/ETC) per l’assenza di compounding effect, che rischia di creare un divario fra le performance del sottostante e del prodotto a leva su un orizzonte temporale superiore a un giorno, e per il meccanismo di pricing  facile ed intuitivo.

CFD vs turbo24 vs turbo tradizionali

I turbo24 sono simili ai CFD e ai turbo tradizionali, ma hanno molti vantaggi aggiuntivi. A seguire i punti di comunanza e le differenze:

Target potenziale per i turbo24