Questo certificato Barclays Phoenix Memory, risponde all’esigenza di chi vuole capire come investire in una multinazionale italiana attiva principalmente nel campo del petrolio e delle utilities, che non ha bisogno di presentazioni e che risponde chiaramente ad esigenze di carattere nazionale.

Come sempre è utile fare delle osservazioni sull’azione sottostante su cui è scritto il certificato di investimento.

Innanzi tutto l’azione in questione è Eni.

Introduzione quantitativa sul sottostante

  1. A livello grafico il titolo Eni mantiene una buona impostazione rialzista di breve-medio periodo. Attualmente si trova a 12,93 euro, a fronte di un prezzo medio che ha sempre più o meno viaggiato intorno al range 13-20 euro; in ultimo, ma non per importanza, Eni nella maggior parte del tempo ha presentato un andamento laterale (seppur ad ampio range di fluttuazione), diventando una candidata perfetta per la costruzione di un phoenix memory. Nonostante la volatilità in aumento nei mercati il titolo regge ancora botta.
  2. L’azienda presenta fondamentali solidi e rappresenta un interesse strategico nazionale.
  3. Quanto al b si può sintetizzare questo: come più volte detto, questa metrica di rischio sistematico (semplice, facilmente comprensibile ma incompleta, e che quindi produce inevitabilmente distorsioni di stima ed altri problemi se non usata correttamente) si è rivelata erratica nel tempo, ha cioè cambiato natura. Inoltre il b levered è maggiore del b unlevered, a testimonianza del fatto che le utilities, per loro natura, sono relativamente altamente indebitate. Indebitate perché, grazie alla loro infrastruttura, riescono ad effettuare investimenti strutturali in grado di generare reddito e ripagare il debito.
  4. La volatilità implicita (per convenzione analizzata su una rollig window a 30 giorni) è mediamente contenuta considerando il periodo storico che dal 2011 ad oggi (ha viaggiato in un range massimo compreso circa intorno a 15%-60% con un valore estremo, detto outlier, dovuto alla pandemia del marzo 2020 a circa il 110%).
  5. La barriera di protezione ed il trigger cedolare non sono molto conservativi, ma ciò trova un bilanciamento nella redditività potenziale e nella scadenza

Fatte queste osservazioni qui viene spiegato come investire indirettamente in una nota azienda leader nel proprio core business principale – Eni – e di interesse strategico nazionale: ecco come sapere di più sul certificato Barclays Phoenix Memory.

Barclays Certificati Phoenix Memory: punti salienti, come investire su Eni

  • Barriera europea sul capitale all’80% del valore iniziale
  • Trigger cedole all’80% del valore iniziale
  • Cedole trimestrali condizionate dell’1,875% (max 7,50% annuo sul nominale di 100 euro)
  • Autocall trigger trimestrale – che permette di ricevere il rimborso anticipato – osservabile dal 4° trimestre (dal 11.04.2023) e pari al 100% del valore iniziale
  • Ultimo prezzo lettera rilevato sulla pagina del sito a circa 93,48 euro – chiusura del 27.04.2022 –

Entriamo più nel dettaglio analizzandone le caratteristiche tecniche (tramite lettura dei documenti fondamentali, che costituiscono il quadro tecnico-normativo per meglio comprendere le caratteristiche primarie del derivato cartolarizzato)

Barclays Certificati Memory Cash Collect: funzionamento del payoff, come investire su Eni

Questo certificato Phoenix Memory è stato emesso il 12.04.2022, ha data di valutazione finale posta al 11.04.2025 (scadenza/liquidazione 24.04.2025), è negoziato su EuroTLX ed ha un valore nominale di 100 euro.

Il certificato in questione paga dunque cedole trimestrali di 1,875 euro se ogni sottostante non scende oltre il trigger delle cedole, posto all’80% del valore iniziale; in caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola.

Inoltre il meccanismo Autocall permette di ottenere il rimborso anticipato, grazie all’autocall trigger trimestrale, che si auto-attiva a partire dal 4° trimestre e pari al 100% del valore iniziale: se il prezzo del sottostante è pari o superiore all’autocall trigger il certificato rimborsa il valore nominale più la cedola del mese in questione (e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria); in caso contrario la vita del prodotto continua.

A scadenza, se il prodotto non si è estinto anticipatamente, si prefigurano 2 scenari:

  • se il valore finale del sottostante non scende la barriera posta all’80% dei livelli iniziali (stessa entità del trigger cedolare), il certificato paga il nominale più l’ultima cedola – e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria -;
  • in caso contrario il certificato replica linearmente la performance del sottostante, pagando un valore pari al valore nominale del certificato moltiplicato per la performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale) di Eni

Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.

Barclays Certificati Phoenix Memory: il sottostante, come investire su Eni

La situazione attuale sul sottostante di questo Certificato Phoenix Memory è la seguente:

  • Eni: livello iniziale/trigger autocall (13,796 Eur), Barriera/trigger cedola (11,0368 Eur), ultimo prezzo registrato (chiusura al 27.04.2022 a 12,93 Eur, pari al 93,72% del livello iniziale)

Analisi dinamico-oggettiva

In base alle quotazioni attuali del sottostante, ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) di circa 93,48 Euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante WO dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %):

Se il certificato non si è estinto anticipatamente, paga il nominale più l’ultima cedola condizionata, se il sottostante WO non scende oltre il -14,64% dall’attuale quotazione. Considerando l’effetto memoria il certificato pagherebbe 122,50 Euro (il nominale più 12 cedole), con un massimo rendimento potenziale lordo a circa 3 anni intorno al 31,04% rispetto il suddetto prezzo lettera.

Infine, se il WO scendesse con più forza il certificato perderebbe, in %, un valore uguale rispetto all’investimento diretto sul WO stesso, quotando con un esattamente sulla componente lineare.

Codice ISIN del prodotto

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Nota Bene: il trading e l’attività d’investimento in generale possono comportare rischi significativi per il capitale, con perdite che potrebbero in alcuni casi eccedere il capitale iniziale. Gli scenari di mercato cambiano continuamente e le performance passate non rappresentano garanzia delle performance future. È pertanto fondamentale assicurarsi di aver compreso tali rischi. Le informazioni presentate in questo sito non sono in alcun modo da intendersi come sollecito all’investimento e sono rivolte ad un pubblico indistinto, non rappresentando in alcun modo attività di consulenza finanziaria personalizzata -e nemmeno generica-  in base ai profili di rischio e rendimento degli investitori. Ogni decisione di investimento è sotto la piena ed esclusiva responsabilità del lettore. Né l’autore né Investire Oggi saranno responsabili nei confronti di nessun utente né di qualsivoglia altra persona o entità per l’inesattezza delle informazioni o per qualsiasi errore od omissione nei suoi contenuti, a prescindere della causa di tali inesattezze, errori od omissioni.