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Oggi: 05 Dic, 2025

Carta d’identità addio per sempre, la CIE obbligatoria per tutti

Dal 2026 per viaggiare all’estero servirà la carta d’identità elettronica: addio al vecchio documento cartaceo.
5 mesi fa
2 minuti di lettura
Carta identità

Ci siamo, nuovo scossone burocratico in arrivo: la carta d’identità cartacea è destinata a scomparire dai documenti validi per l’espatrio. A partire dal 3 agosto 2026, infatti, la Carta d’Identità Elettronica (CIE) sarà l’unico documento di riconoscimento valido per viaggiare all’estero nei Paesi europei che non richiedono il passaporto. Si tratta di una decisione legata al Regolamento UE 2019/1157, approvato per rafforzare la sicurezza dei documenti e uniformare le procedure di riconoscimento tra i vari Stati membri. La carta d’identità cartacea non sarà più accettata per varcare i confini, anche se formalmente ancora in corso di validità. Il motivo è semplice: non rispetta gli attuali standard di sicurezza richiesti in ambito europeo.

Perché la carta d’identità elettronica diventa obbligatoria

La CIE è dotata di elementi di sicurezza assenti nella versione cartacea. Include infatti un microchip elettronico che conserva i dati anagrafici, la fotografia e le impronte digitali del titolare, oltre a una zona a lettura ottica (MRZ) simile a quella dei passaporti biometrici. Questi elementi consentono un riconoscimento rapido e affidabile anche in ambito aeroportuale, riducendo i rischi di frode e di documenti contraffatti.

La decisione di escludere la vecchia carta cartacea dall’espatrio si inserisce nel più ampio processo di digitalizzazione e armonizzazione dei documenti in tutta Europa. La scadenza del 3 agosto 2026 lascia ancora un margine di tempo utile per tutti i cittadini che non si sono ancora adeguati. La carta d’identità elettronica continuerà ad essere accettata in tutti i Paesi dell’Unione Europea, nonché in altri Stati che permettono l’accesso con documenti diversi dal passaporto, come:

  • Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein (Spazio Schengen);
  • Albania, Serbia, Montenegro e Bosnia-Erzegovina;
  • Principato di Monaco, San Marino, Andorra, Gibilterra;
  • Tunisia (solo in caso di viaggio organizzato).

Va però ricordato che, per viaggi extra UE, resta necessario il passaporto, anche dopo l’introduzione della CIE come unico documento valido per l’Europa.

Come richiederla e quanto costa

Per richiedere la Carta d’Identità Elettronica è necessario prenotare un appuntamento presso l’Ufficio Anagrafe del proprio Comune di residenza. I documenti richiesti sono:

  • Una fototessera recente;
  • Il codice fiscale;
  • La vecchia carta d’identità o un documento di riconoscimento valido.

Il costo previsto è di 22,20 euro, e la CIE viene recapitata a domicilio entro sei giorni lavorativi. In caso di urgenza, è possibile richiedere una carta provvisoria presso alcuni Comuni abilitati. I cittadini iscritti all’AIRE possono invece richiederla presso il Consolato italiano competente per il territorio. La validità della carta varia in base all’età del titolare:

  • 3 anni per i bambini fino a 3 anni;
  • 5 anni per i minori dai 3 ai 18 anni;
  • 10 anni per i maggiorenni.

Chi è in possesso di una CIE scaduta o in scadenza nei prossimi mesi è invitato a rinnovarla per tempo, onde evitare contrattempi nei viaggi previsti a partire dal 2026.

I punti più importanti.

  • Dal 3 agosto 2026, la CIE sarà obbligatoria per viaggiare all’estero, sostituendo la carta d’identità cartacea.
  • Il documento elettronico include chip e dati biometrici, in linea con i nuovi standard di sicurezza UE.
  • Per ottenerla serve appuntamento al Comune, documenti personali e un contributo di 22,20 euro.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017, scrive per il web dal 2010.
Da autore letterario ha scritto il graphic novel Notteterna e la raccolta di racconti L'Orrore Dentro edita dalla Diana Edizioni.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia potrà mai replicare.

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