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Oggi: 05 Dic, 2025

Canone RAI sulla pensione 2026, si avvicina la scadenza: guida flash a tempi e domanda

Si avvicina la scadenza per chiedere addebito il canone Rai 2026 sulla pensione: ecco quando presentare domanda e come farlo
2 mesi fa
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Canone RAI
Foto © Licenza Creative Commons

Il pagamento del canone Rai è un obbligo che riguarda la maggior parte dei cittadini italiani in possesso di un apparecchio televisivo. Anche se, ormai da diversi anni (dal 2016), l’importo viene addebitato automaticamente nella bolletta dell’energia elettrica, esiste ancora per i pensionati una possibilità alternativa: quella di chiedere che il canone Rai venga trattenuto direttamente dalla pensione.

Questa modalità di pagamento, pensata per semplificare la vita a chi percepisce un assegno previdenziale, consente di evitare l’addebito sulla fattura della luce, rendendo la gestione più comoda e automatica. Tuttavia, non tutti possono usufruire di questa opzione: la legge prevede dei limiti precisi in base al reddito e stabilisce anche delle scadenze da rispettare per la presentazione della domanda.

L’importo del canone Rai

Il canone Rai ammonta attualmente a 90 euro l’anno. Chi lo paga tramite la bolletta della luce lo trova suddiviso in rate mensili o bimestrali, a seconda della frequenza di fatturazione del proprio contratto elettrico.

Per chi riceve la bolletta ogni mese, l’importo è suddiviso in 9 rate da 9 euro, da gennaio a ottobre. Per chi invece riceve la bolletta ogni due mesi, il pagamento avviene sempre tra gennaio e ottobre, ma in 5 rate bimestrali da 18 euro ciascuna. C’è poi chi deve per obbligo pagare il canone RAI fuori bolletta con Modello F24. Ad esempio, l’inquilino che non ha il contratto della luce intestato.

Il pagamento tramite pensione rappresenta un’alternativa a queste modalità, ma non è automatico: va richiesto esplicitamente dall’interessato.

Canone Rai su pensione: un’alternativa riservata a chi ha redditi bassi

La possibilità di versare il canone Rai direttamente con trattenuta sulla pensione è riservata solo a una parte dei pensionati.

La norma prevede che può presentare domanda soltanto chi ha un reddito da pensione inferiore a 18.000 euro annui.

Il limite reddituale si riferisce all’anno precedente rispetto a quello di presentazione della domanda.

Questa regola mira a favorire le persone con pensioni più basse, semplificando la gestione del pagamento del canone e garantendo che la spesa venga distribuita su più mesi, senza incidere troppo sul bilancio familiare.

Come e quando fare domanda all’INPS

Chi rientra nei requisiti economici e desidera pagare il canone Rai su pensione deve presentare una specifica richiesta all’INPS. È importante rispettare la scadenza fissata per legge: il termine ultimo è il 15 novembre dell’anno precedente a quello di riferimento del canone.

In altre parole, chi vuole pagare il canone Rai 2026 tramite pensione deve inoltrare la domanda entro il 15 novembre 2025. Tuttavia, essendo il 15 novembre 2025 un sabato, la scadenza può slittare al 17 novembre.

Le modalità di presentazione sono diverse e pensate per venire incontro alle esigenze di tutti i pensionati:

  • tramite il portale INPS, accedendo al servizio online dedicato. In questo caso è necessario disporre di credenziali SPID, CIE o CNS;
  • contattando il Contact Center INPS, al numero verde 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure allo 06 164 164 per chi chiama da cellulare;
  • attraverso patronati o intermediari autorizzati, che possono trasmettere la richiesta per conto dell’interessato tramite i servizi telematici dell’Istituto.

Una volta approvata, l’operazione consente di avere il canone Rai trattenuto per 11 mesi all’anno direttamente sulla pensione.

Canone Rai su pensione: quando iniziano le trattenute

Le trattenute relative al canone Rai su pensione iniziano dal mese di gennaio successivo alla presentazione della domanda. Ciò significa che, chi presenta richiesta entro il 17 novembre 2025, vedrà l’addebito a partire da gennaio 2026.

Il pagamento avviene in modo dilazionato, distribuito su 11 mensilità, così da rendere il prelievo meno gravoso. Il vantaggio principale di questa modalità è la comodità: il pensionato non deve preoccuparsi di controllare la bolletta elettrica o di eventuali errori di fatturazione, poiché tutto viene gestito automaticamente dall’INPS in collaborazione con la Rai.

Il canone RAI su pensione: sistema pensato per semplificare

Il canone Rai su pensione rappresenta una soluzione pratica per i pensionati con redditi medio-bassi, che possono così adempiere all’obbligo di legge senza dover passare per l’addebito sulla bolletta della luce. È un modo per rendere più semplice un pagamento che, altrimenti, potrebbe essere dimenticato o generare confusione nelle fatture domestiche.

La richiesta va presentata una sola volta: una volta attivato l’addebito, l’importo viene trattenuto automaticamente ogni anno, salvo che non intervengano variazioni nel reddito o nella situazione del pensionato.

Riassumendo

  • Il canone Rai può essere pagato direttamente con trattenuta sulla pensione.
  • L’importo annuo del canone Rai è di 90 euro.
  • Possono richiederlo solo i pensionati con reddito inferiore a 18.000 euro annui.
  • La domanda va presentata all’INPS entro il 15 novembre dell’anno precedente.
  • Le trattenute iniziano da gennaio e sono distribuite su 11 mensilità.
  • Il sistema semplifica il pagamento per i pensionati con redditi medio-bassi.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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