Cambio condizionatore e bonus mobili. L’agevolazione raddoppia per l’estate

Per ottenere il bonus mobili, non basta che l’immobile sia stato oggetto di lavori di ristrutturazione
3 anni fa
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Bonus mobili proroga

In redazione è arrivato un interessante quesito sul bonus mobili.

In particolare, ci è stata descritta la seguente situazione.

Un contribuente nell’estate del 2020 ha sostituito alcuni condizionatori presso l’appartamento nel quale vive con la propria famiglia. Per tale intervento ha beneficiato della detrazione del 50% a titolo di bonus ristrutturazione.

A distanza di due anni, vorrebbe acquistare alcuni mobili ed elettrodomestici beneficiando del c.d. bonus mobili. Secondo il lettore ciò sarebbe possibile in quanto a monte è stato effettuato un intervento di ristrutturazione.

Il bonus mobili

Il bonus mobili è una detrazione ulteriore che viene riconosciuta a chi effettua lavori di ristrutturazione sul proprio immobile e beneficia della relativa detrazione fiscale del 50%. L’agevolazione spetta anche se per i lavori di ristrutturazione il contribuente ha optato per lo sconto in fattura o per la cessione del credito.  Dunque, la cessione non ostacola l’ulteriore detrazione.

Può essere oggetto di bonus mobili:

  • l’acquisto di mobili e
  • grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori.

La detrazione è pari al 50% su una spesa max così individuata: 10.000 euro per l’anno 2022 e 5.000 euro per gli anni 2023 e 2024. La spesa max da portare in detrazione per il 2021 era invece pari a 16.000 euro.

Cambio condizionatore e bonus mobili

Sono esempi di lavori che possono dare diritto al bonus mobili quelli di (Fonte guida Agenzia delle entrate):  manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia, risanamento conservativo, ecc.

Rientrano nella manutenzione straordinaria anche gli interventi finalizzati all’utilizzo di fonti rinnovabili di energia, ad esempio:

  • l’installazione di una stufa a pellet o di impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili;
  • l’installazione o l’integrazione di un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore;
  • la sostituzione della caldaia, in quanto intervento diretto a sostituire una componente essenziale dell’impianto di riscaldamento.

Dunque, anche nel caso del lettore di cui al quesito in premessa, l’installazione dell’impianto di climatizzazione potrebbe dare la possibilità di beneficiare del bonus mobili.

Tuttavia, per ottenere il bonus mobili, non basta che  l’appartamento al quale i mobili e gli elettrodomestici sono destinati, sia oggetto di lavori di ristrutturazione, manutenzione straordinaria, recupero edilizio ecc.

Infatti, è necessario che:

  • la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione (manutenzione straordinaria, ecc) preceda quella in cui si acquistano i beni agevolati con il bonus mobili;
  • i lavori siano iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici.

Non è fondamentale, invece, che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile.

Dunque, nel caso del lettore non è rispettata la condizione dell’ultimo punto elenco in quanto i lavori sono iniziati nel 2020 e non nel 2021.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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