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Oggi: 05 Dic, 2025

BTp 2072 in caduta libera: prezzo a -6% in un mese, risale il rendimento

Il rendimento del BTp 2072 è risalito nell'ultimo mese, mentre il prezzo è sprofondato del 6% e ben sotto i 60 centesimi.
5 mesi fa
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Lo spread non è mai stato così basso sin dal lontano 2010, sceso ormai stabilmente sotto i 90 punti base e per gli analisti potrebbe ancora stringere. Sbaglia a pensare, però, chi crede che questo si stia traducendo in un calo generalizzato dei rendimenti italiani lungo la curva delle scadenze. Sta avvenendo l’esatto contrario tra le scadenze lunghe, come dimostra la netta risalita del rendimento per il BTp 1 marzo 2072 (ISIN: IT0005441883).

Quotazione in caduta dai massimi di giugno

Esattamente un mese fa, la quotazione raggiungeva i massimi da febbraio, chiudendo la seduta a 61,60 centesimi sul Mercato obbligazionario Telematico di Borsa Italiana. Ieri, era sprofondata a 57,85 centesimi: -6%.

A fronte di tale tracollo, il rendimento del BTp 2072 è salito di quasi lo 0,30%. Era appena sotto il 4% a giugno e ieri sfiorava il 4,30%. Chi lo ha acquistato nelle scorse ore per tenerlo fino alla scadenza, maturerà complessivamente un rendimento del 13,5% più alto rispetto al mese scorso.

Siamo ancora lontani dai minimi di ottobre 2023, quando la quotazione arrivò a 49,10 centesimi. Tuttavia, è tornata ai minimi da inizio marzo, cioè da quattro mesi. La dinamica è la stessa che sta coinvolgendo tutti i bond ultra-lunghi come il bond secolare austriaco. C’è pressione sui prezzi per via delle aspettative d’inflazione incerte per il lungo termine. Il riarmo europeo gioca un ruolo attivo, prospettando un aumento dei debiti nazionali, quindi anche delle emissioni.

Grossi rialzi con calo del rendimento BTp 2072

Ai prezzi attuali, la cedola effettiva netta sale al 3,25%. Trattasi di un rendimento immediato offerto dal BTp 2072 anno dopo anno fino alla scadenza. E con un’inflazione attesa bassa anche per i prossimi anni, possibilmente più che positivo anche in termini reali. Resta il forte appeal speculativo, visto che se il rendimento scendesse dell’1%, la quotazione segnerebbe quasi +23% sopra 70 centesimi.

A differenza dei mesi scorsi, però, il clima si è fatto più incerto. Nessuno oggi riesce più a farsi un’idea convincente di quando i prezzi risaliranno finalmente anche sul tratto lungo della curva.

giuseppe.timpone@investireoggi.it 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

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