Bonus librerie 2024, partono le domande: tempi e requisiti

Il bonus librerie 2024 sostiene le librerie italiane con un credito d'imposta, garantendo supporto economico e culturale al settore
3 mesi fa
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Il bonus librerie è apparso per la sua prima volta nella Legge di Bilancio del 2018. Così, visti i risultati positivi e l’impatto sul settore, viene rinnovato anche per il 2024.

La misura prevede un credito d’imposta che può raggiungere i 20.000 euro al le librerie indipendenti, quelle che non fanno parte di gruppi editoriali, e fino a 10.000 euro per tutte le altre librerie. L’obiettivo principale è quello di agevolare le attività che si trovano a combattere contro le difficoltà economiche ei costi di gestione, fornendo un aiuto concreto per coprire una serie di spese sostenute dalle librerie nel corso dell’anno precedente.

Chi può accedere al bonus librerie 2024?

Come per il bonus librerie 2023, non tutte le librerie possono beneficiare di questo beneficio. La misura è riservata a quelle che soddisfano requisiti specifici, legati alla tipologia di attività e alla tassazione. Per poter accedere all’agevolazione, le librerie devono operare nel settore della vendita al dettaglio di libri, sia nuovi che usati, con i rispettivi codici ATECO 47.61 per i nuovi e 47.79.1 per i libri usati. Inoltre, è necessario che l’impresa abbia sede fiscale in Italia, oppure che disponga di una organizzazione stabile nel territorio nazionale.

Un altro requisito fondamentale è legato agli incassi: almeno il 70% dei ricavi dell’anno precedente deve derivare dalla vendita di libri. Questo criterio è pensato per garantire che solo le librerie che fanno della vendita di libri la loro attività principale possano accedere al bonus, evitando che attività marginali o diversificate possano usufruire di un’agevolazione destinata specificamente al settore bibliotecario.

Come si calcola il credito d’imposta

L’importo del credito d’imposta concesso varia in base alle spese sostenute dalle librerie nel corso dell’anno precedente. Tra queste spese si includono diverse voci legate al mantenimento del locale e dell’attività.

Nello specifico, il bonus può essere utilizzato per coprire imposte, come l’IMU (Imposta Municipale Unica), la TARI (Tassa sui Rifiuti) ei costi pubblicitari, che ora rientrano nel canone unico patrimoniale.

Inoltre, si considerano anche le spese di locazione, al netto dell’IVA, i contributi previdenziali per il personale dipendente, e gli eventuali mutui accesi per l’acquisto o la ristrutturazione dei locali.

Bonus librerie 2024: tempi e modalità di domanda

Per accedere al beneficio, è necessario presentare una domanda tramite il portale ufficiale bonus librerie messo a disposizione dal Ministero della Cultura. Le tempistiche sono ben definite: la finestra per l’invio delle richieste si aprirà alle ore 12:00 del 16 settembre 2024. E rimarrà disponibile fino alle ore 12:00 del 31 ottobre dello stesso anno.

Per inoltrare la richiesta, è necessario effettuare una registrazione sul portale, oppure aggiornare i propri dati nel caso in cui ci si sia già registrati negli anni precedenti. Uno degli elementi da inserire nella domanda riguarda la classificazione della propria impresa in base alla sua dimensione: micro, piccola, media o grande impresa.

Per il 2024, sono stati stanziati complessivamente 8.250.000 euro per il bonus librerie. Questo fondo rappresenta una risorsa importante per garantire che un numero significativo di librerie possa accedere all’agevolazione.

Riassumendo…

  • Il bonus librerie 2024 offre un credito d’imposta per librerie indipendenti.
  • Possono accedere alle librerie con sede fiscale in Italia e ricavi dalla vendita di libri pari al 70%.
  • Il credito copre spese come IMU, TARI, locazione, mutui, e contributi previdenziali per dipendenti.
  • Le domande vanno presentate online dal 16 settembre al 31 ottobre 2024.
  • Sono stanziati 8.250.000 euro di risorse allo scopo.
  • Il bonus mira a preservare il ruolo culturale delle librerie nelle comunità locali.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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