Primo tentativo fallito: il “bonus dentista“, che prevedeva la possibilità di portare in detrazione fino a 500 euro per spese odontoiatriche per redditi bassi, è stato bocciato alla Camera. La Commissione Bilancio del Senato lo ha ritenuto inammissibile. Non è però ancora detta l’ultima parola.
L’emendamento a firma 5 Stelle prevedeva un contributo di 500 euro da utilizzare per le cure odontoiatriche nel caso di redditi con Isee pari o inferiore a 25.000 euro. La misura si rivolgeva in particolare a nuclei con figli minori, famiglie monoreddito con figli, famiglie numerose, anziani e più in generale alle categorie più deboli.