Se assisti ogni giorno un familiare con disabilità sai quanto questa dedizione a volte somiglia a un lavoro per l’impegno richiesto. Per questi caregiver arriva una novità importante. Il Governo sta lavorando a un bonus per caregiver familiari legato alla nuova Legge 104. L’idea è proprio riconoscere anche dal punto di vista economico il lavoro di cura.
Cos’è il nuovo bonus caregiver con Legge 104
Il bonus per caregiver è un contributo economico trimestrale. È previsto da un disegno di legge che punta a riconoscere, per la prima volta in modo chiaro, il ruolo del caregiver familiare.
Secondo le prime bozze, l’importo massimo sarà fino a 1.200 euro ogni tre mesi, pagati direttamente dall’INPS.
La decorrenza indicata è dal 2027, ma il provvedimento si inserisce nel quadro delle novità della Legge 104 e delle riforme a favore dei caregiver che partono tra 2025 e 2026.
Chi è il “caregiver prevalente convivente”
Il bonus non andrà a tutti i familiari. La bozza parla di caregiver prevalente convivente. Ma cosa significa?
- caregiver prevalente: è la persona che si occupa in modo principale del familiare disabile. L’assistenza è continua. Di giorno e spesso anche di notte.
- convivente: vive nella stessa casa della persona con disabilità. La convivenza deve essere stabile e risultare dallo stato di famiglia o dalla residenza.
In pratica, parliamo di chi rinuncia in gran parte al lavoro e alla vita “normale” per restare accanto al familiare non autosufficiente.
Requisiti per avere fino a 1.000–1.200 € a trimestre
Per ottenere il bonus, non basta assistere un familiare. Servono requisiti precisi fissati dalla bozza di legge:
- Disabilità grave o gravissima della persona assistita, riconosciuta ai sensi della Legge 104 o delle norme sull’invalidità.
- Convivenza con il familiare disabile.
- Assistenza minima di 91 ore a settimana. Significa presenza quasi costante, giorno e notte.
- Nessun lavoro o reddito da lavoro molto basso: spesso si parla di un tetto di circa 3.000 euro lordi l’anno.
- ISEE familiare contenuto, indicato in molte analisi in 15.000 euro come soglia orientativa.
Questi limiti servono a concentrare le risorse sui caregiver più fragili. Cioè su chi ha molto carico di assistenza e pochissimo reddito.
Quanto spetta davvero: importi e durata
Le cifre circolate nelle ultime settimane parlano di un importo fino a 1.200 euro a trimestre. Alcuni siti indicano anche la soglia di 1.000 euro per modelli diversi di calcolo.
In pratica, la misura potrebbe trasformarsi in un assegno di 300–400 euro al mese per il caregiver prevalente.
La durata sarà collegata al permanere della disabilità grave e dei requisiti economici. Si parla di un riconoscimento strutturale, non di un bonus “una tantum”. Ma serviranno conferme nel testo definitivo e nei decreti attuativi.
Come si chiederà il bonus caregiver
La procedura concreta sarà definita dopo l’approvazione della legge.
Ma, guardando ad altri bonus simili, è probabile che lo schema sia questo:
- Verifica requisiti: disabilità grave del familiare, convivenza, ore di assistenza, reddito e ISEE.
- Raccolta documenti: verbale di handicap o invalidità, stato di famiglia o certificazione di convivenza, attestazione ISEE, eventuale autocertificazione delle ore di cura.
- Domanda telematica all’INPS, tramite SPID, CIE, CNS oppure patronato. :contentReference[oaicite:10]{index=10
- Valutazione INPS e comunicazione dell’esito.
- Pagamento trimestrale su IBAN indicato dal richiedente.
Fino ai decreti attuativi, la parola chiave è una sola: prudenza. Conviene tenersi aggiornati su sito INPS e Ministero per le Disabilità.
Bonus caregiver e altri aiuti con Legge 104
Il bonus trimestrale non sostituisce gli strumenti classici della Legge 104. Si aggiunge a:
- 3 giorni di permesso retribuito al mese per assistenza a familiare con handicap grave.
- Congedo straordinario fino a 24 mesi complessivi con tutela del posto di lavoro.
- Nuove 10 ore di permesso extra per visite, esami e terapie dal 2026.
- corsia preferenziale per lo smart working per disabili e caregiver, se le mansioni lo permettono.
L’obiettivo è costruire un sistema più completo: tempo (permessi e congedi) + sostegno economico (bonus trimestrale).
Vantaggi e limiti del bonus fino a 1.000 € al trimestre
I punti di forza
- Riconosce per la prima volta in modo forte il ruolo del caregiver.
- Offre un aiuto stabile, non legato a un solo anno.
- È compatibile, secondo molte analisi, con altri strumenti come l’Assegno di Inclusione.
I punti critici
- Requisiti molto rigidi: 91 ore di assistenza a settimana sono tantissime.
- Tetto di reddito e ISEE basso: molti caregiver che lavorano part-time potrebbero restare fuori.
- Serve attendere l’approvazione definitiva della legge e i decreti applicativi.
È quindi un passo avanti, ma non la soluzione a tutti i problemi economici delle famiglie con disabilità.
Cosa fare subito se sei caregiver
In attesa delle regole definitive, puoi muoverti così:
- Verifica lo stato 104 del familiare (disabilità grave/gravissima).
- Controlla ISEE e reddito: se sei già sotto le soglie ipotizzate, potresti rientrare.
- Tieni traccia delle ore di assistenza: annota impegni, turni, terapie.
- Rivolgiti a un patronato per essere avvisato quando usciranno domanda e istruzioni INPS.
Riassumendo
- La nuova Legge 104 potrebbe introdurre un bonus fino a 1.000–1.200 euro a trimestre per i caregiver;
- Il bonus sarà solo per chi ha tanto carico di assistenza e redditi bassi.


