Bonus anziani: tutti i casi che sbloccano l’assegno INPS da 850 euro

Definite tutte le regole per il bonus anziani, un sostegno economico dedicato agli over 80 con gravi disabilità.
3 settimane fa
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bonus anziani
Foto © Investireoggi

Il bonus anziani 2025 rappresenta una delle principali innovazioni introdotte per il sostegno alle persone in condizioni di grave non autosufficienza. Con l’entrata in vigore del decreto attuativo e delle relative istruzioni operative fornite dall’INPS, è stato definito il quadro completo dei requisiti e delle modalità per accedere alla nuova prestazione universale.

Il riconoscimento del bonus anziani è subordinato al rispetto di criteri specifici, che vanno oltre la semplice verifica dell’ISEE. Per poter beneficiare dell’assegno mensile di 850 euro, gli interessati devono soddisfare contemporaneamente diversi requisiti:

  • aver compiuto almeno 80 anni;
  • avere un ISEE che non superi i 6.000 euro annui;
  • essere già titolari dell’indennità di accompagnamento oppure possedere i presupposti per ottenerla.

A questi elementi si aggiunge una condizione fondamentale: l’accertamento del cosiddetto “bisogno assistenziale gravissimo”. Questo aspetto, cardine del nuovo impianto, è stato disciplinato dall’INPS tramite il messaggio n. 4490/2024, che contiene le prime linee guida operative.

Bonus anziani: cos’è il bisogno assistenziale gravissimo

La definizione di bisogno assistenziale gravissimo nasce dall’integrazione di valutazioni sanitarie e sociali. Secondo quanto stabilito, per rientrare nei parametri richiesti occorre rispondere contemporaneamente a due condizioni:

  • presentare una disabilità gravissima accertata secondo criteri clinici rigorosi;
  • raggiungere un punteggio minimo di 8 nel questionario sociale previsto dall’INPS.

I criteri sanitari

L’individuazione dello stato di disabilità gravissima avviene secondo precisi standard medico-scientifici. Vengono considerati in particolare:

  • condizioni di coma, stato vegetativo o stato di minima coscienza, con punteggio alla Glasgow Coma Scale pari o inferiore a 10;
  • dipendenza da ventilazione meccanica continua;
  • grave stato di demenza con punteggio alla Clinical Dementia Rating Scale uguale o superiore a 4;
  • lesioni spinali comprese tra C0 e C5 con compromissione motorio-sensoriale grave;
  • compromissioni motorie estreme dovute a patologie neurologiche o muscolari, valutate con scale cliniche come la MRC o la EDSS;
  • gravi disabilità sensoriali combinate, che comprendono sia perdita visiva totale che ipoacusia profonda;
  • disabilità comportamentale severa legata allo spettro autistico (livello 3 DSM-5);
  • ritardo mentale grave o profondo secondo la classificazione DSM-5, con QI pari o inferiore a 34;
  • dipendenza vitale continua, che richiede assistenza h24 per bisogni complessi.

In sostanza, rientra nella categoria chi necessita di sorveglianza costante, il cui venir meno anche temporaneo dell’assistenza potrebbe causare gravi conseguenze o morte.

I criteri sociali

Accanto all’aspetto sanitario, la valutazione del bisogno assistenziale gravissimo contempla anche il contesto familiare e socio-assistenziale. Attraverso uno specifico questionario, l’INPS misura il grado di necessità di supporto quotidiano, fissando a 8 il punteggio minimo necessario per il riconoscimento del diritto alla prestazione.

La presenza contemporanea dei requisiti clinici e sociali è dunque imprescindibile per poter accedere al bonus anziani.

Come viene erogato il bonus anziani

Una volta riconosciuto il diritto alla prestazione, il beneficiario riceve mensilmente:

  • una quota fissa corrispondente all’importo dell’indennità di accompagnamento;
  • una quota integrativa, denominata “assegno di assistenza”, pari a 850 euro.

Il pagamento avviene attraverso la piattaforma “Prestazione Universale” dell’INPS, mediante procedure automatizzate. È importante sottolineare che l’assegno integrativo deve essere finalizzato alla copertura delle spese relative all’assunzione di personale di cura o all’acquisto di servizi di assistenza.

A tal proposito, l’INPS sul bonus anziani farà controlli accurati.

Modalità di richiesta

Per ottenere il bonus anziani, gli interessati devono presentare apposita domanda telematica all’INPS. È possibile inoltrare la richiesta a partire dal primo giorno del mese in cui si perfeziona il requisito anagrafico, ovvero dal mese in cui si compiono 80 anni.

La domanda deve essere trasmessa esclusivamente online, utilizzando il portale istituzionale dell’ente previdenziale o avvalendosi del supporto dei patronati.

Considerazioni finali sul bonus anziani

L’introduzione del bonus anziani 2025 rappresenta un importante passo avanti nel riconoscimento delle esigenze delle persone più fragili. Integrando sostegno economico e assistenza personalizzata, questa misura mira a garantire una migliore qualità della vita agli anziani non autosufficienti e a supportare le famiglie nell’affrontare i complessi bisogni legati alla cura continuativa.

Il quadro normativo tracciato dal decreto attuativo e dagli indirizzi INPS chiarisce in modo dettagliato le condizioni di accesso, segnando un cambiamento significativo rispetto al passato. Una misura, dunque, che non si limita a fornire un mero contributo economico, ma punta a costruire una rete di sostegno concreta e strutturata per chi si trova in condizioni di estrema vulnerabilità.

Riassumendo

  • Il bonus anziani 2025 sostiene gli over 80 non autosufficienti con 850 euro mensili.
  • Requisiti: almeno 80 anni, ISEE sotto i 6.000 euro e gravissima disabilità accertata.
  • La disabilità gravissima include coma, demenza grave, lesioni spinali, gravi compromissioni motorie.
  • Serve anche un punteggio sociale minimo di 8 nel questionario INPS.
  • Il bonus copre spese per badanti o servizi di cura continuativa.
  • La domanda si presenta online sul sito INPS o tramite patronato.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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