Questo errore in causale sui bonifici tra parenti o amici può costare molto caro. Come cantano i Gemelli Diversi con il brano Fotoricordo: “Vedo gente con noi persa lungo questo mio cammino, giuro che mai avrei riconosciuto quel bambino. E che cambiamenti tra gli amici e parenti, con le mie pettinature quando stavo sui venti”.
Amici e parenti rivestono un ruolo importante nella vita di ognuno di noi. Dei legami sani e duraturi, infatti, aiutano a diventare più empatici e ad aumentare la nostra autostima.
Ma non solo, le persone a noi più care condividono le gioie nei momenti felici.
Se tutto questo non bastasse, sono in grado di offrire aiuto e conforto nei momenti più difficili. Un supporto non solo dal punto di vista emotivo, ma anche pratico. Basti pensare ad un genitore che decide di donare dei soldi al figlio per comprare casa, oppure a un nonno che vuole dare dei soldi al nipote per comprare un’auto.
Un gesto indubbiamente altruistico e importante, che non deve però essere sottovalutato. Questo perché nel caso in cui si commettano degli errori si rischia di finire sotto la lente di ingrandimento del Fisco e dover fare i conti con conseguenze alquanto pesanti.
Bonifici tra parenti o amici: l’importanza della prova documentale
A causa della presunzione bancaria i vari movimenti, sia in entrata che in uscita, sul conto corrente possono finire sotto la lente di ingrandimento del Fisco. Tra questi si annoverano anche gli eventuali versamenti effettuati tra amici o parenti. A tal proposito, come riportato sul sito di Fisco Oggi:
“in materia di trasferimenti di denaro tramite bonifico bancario, le somme accreditate dal padre sul conto corrente del figlio si presumono redditi non dichiarati, se il contribuente non fornisce la prova che tali movimenti bancari siano fiscalmente irrilevanti. È essenziale che venga fornito dal privato un adeguato supporto probatorio del negozio sottostante i passaggi di denaro in questione”.
È bene comunque sapere che la giurisprudenza riconosce come determinati movimenti di soldi, come quelli che intercorrono tra familiari e amici, possano essere frutto di gesti affettivi o volti ad aiutare una persona cara in momenti di difficoltà economica.
In particolare in tale ambito si inserisce la sentenza numero 4378 della Corte di giustizia tributaria di secondo grado della regione Puglia del dicembre del 2024, secondo cui i bonifici ricevuti da familiari non hanno automaticamente una rilevanza reddituale. Fa eccezione il caso in cui l’Amministrazione dimostri che si tratti di versamenti collegati ad attività imponibili.
L’errore in causale che può costare caro
In pratica, nel caso in cui si riceva una donazione da un amico o un parente è importante poter sempre dimostrare quale sia l’origine dei fondi, onde evitare problemi in caso di accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate. A tal fine si consiglia di utilizzare strumenti di pagamento tracciabili, come bonifici o assegni. Ma non solo, è fondamentale indicare chiaramente nella causale che si tratta di una donazione o un regalo.
Attenzione, inoltre, al caso in cui si riceva una cospicua somma di soldi in contanti e si decida di versare quest’ultima sul proprio conto corrente. In questo caso il Fisco potrebbe chiedere delucidazioni in merito. In tale circostanza, prima di fare il versamento, si consiglia di registrare un atto formale della donazione presso l’Agenzia delle Entrate. Piccoli e semplici accorgimenti che permettono di garantire la massima trasparenza e protezione in caso di futuri controlli.
ci vogliono controllare e penalizzare, per qualunque cosa‼️
si dovrebbe tornare alla moneta cartacea😏