Cassa depositi e prestiti (CDP) è tornata a finanziarsi sul mercato con l’emissione di un nuovo bond in euro (ISIN: IT0005675597). Il collocamento si è tenuto nei giorni scorsi ed è stato riservato agli investitori istituzionali. Ha avuto ad oggetto una scadenza a 10 anni, visto che l’obbligazione sarà rimborsata il 27 ottobre del 2035. Ordini record: 6,3 miliardi di euro contro i 750 milioni offerti dall’ente. E’ stato il dato più alto di sempre per un’emissione in euro rivolta al segmento istituzionale, avendo superato il precedente massimo di febbraio. In quell’occasione, le richieste ammontarono a 5,6 miliardi ed ebbero ad oggetto una scadenza settennale.
Rendimento a premio sul bond del Tesoro
Più di 110 investitori hanno partecipato al collocamento del bond di CDP, il cui taglio minimo è stato fissato in 100.000 euro e multipli di 1.000 euro. Tuttavia, sul mercato secondario è già acquistabile per importi minimi a partire da 1.000 euro e multipli di 1.000 euro. L’alta domanda ha contenuto il rendimento. A fronte di una cedola fissa lorda del 3,50% annuale, il prezzo di aggiudicazione è stato di 99,222 centesimi. Pertanto, il titolo offre il 3,594% all’anno.
Rispetto al BTp a 10 anni con scadenza simile, il premio esitato è stato di 22 punti base dai 30 inizialmente attesi. Di fatto, l’investitore può mettersi in tasca un asset per rischio equivalente ai titoli di stato italiani e spuntando un rendimento più alto. CDP è controllato dal Tesoro e i suoi bond sono percepiti come debito quasi-sovrano. In effetti, scontano la medesima imposizione fiscale agevolata del 12,50%.
Bond CDP emesso nei giorni del BTp Valore
Non vi sarà sfuggito che il collocamento si sia tenuto negli stessi giorni in cui il Tesoro emetteva il BTp Valore 2032.
Sembra quasi che una controllata pubblica sia andata a pestare i piedi al suo stesso azionista. Non è così. Come abbiamo anticipato, il bond di CDP è stato riservato agli investitori istituzionali. Viceversa, il bond retail del Tesoro era offerto esclusivamente agli investitori individuali o “famiglie”.
Il bond di CDP in euro con durata residua più lunga è quello con scadenza nel 2043. Al termine delle contrattazioni di venerdì scorso, offriva il 4,46% contro il 4% del BTp 2043. Un premio di 43 punti base, che risulta sostanzialmente doppio di quello spuntato dalla nuova scadenza decennale al collocamento dei giorni scorsi.
giuseppe.timpone@investireoggi.it
