Da settimane gli Stati Uniti producono attacchi contro imbarcazioni nel Mar dei Caraibi, sospettate di trasportare carichi di droga. Le vittime sarebbero oltre un’ottantina. Il presidente Donald Trump ha ordinato di colpire i natanti due volte per avere certezza che finiscano fuori uso e che l’equipaggio muoia. Manovre che il dittatore Nicolas Maduro accusa essere finalizzate al cambio di regime in Venezuela. I primi effetti di tali raid, tuttavia, ci sarebbero già. Secondo Terry Cole, amministratore della DEA, l’Agenzia anti-droga americana, i prezzi della cocaina negli Stati Uniti risultano esplosi del 30-45% al kg.
Raid ai Caraibi contro trafficanti di droga
Cole sostiene che qualcosa di simile stia accadendo a Portorico, nella Repubblica Dominicana, in Guatemala e Honduras.
E la ragione è semplice: il trasporto dei carichi di droga è diventato molto più pericoloso e a destinazione dopo i raid ne arrivano di meno. Sta diventando più difficile reclutare scafisti o anche solo acquistare motori per le imbarcazioni. I costi aumentano e il crollo dell’offerta sta facendo impennare i prezzi della cocaina, che era proprio l’obiettivo dell’amministrazione Trump.
Venezuela narco-stato
Il Venezuela è classificato da anni come “narco-stato” dalle autorità americane. Nello stato andino non c’è produzione di droghe, se non eventualmente marginale. Resta il fatto che il regime “chavista” sia a capo di un grosso business nell’area per sostenere sé stesso. La produzione vera e propria di cocaina si ha, invece, per i due terzi nella sola Colombia, seguita da Perù e Bolivia.
L’abuso di droghe provoca annualmente 100.000 vittime solamente negli Stati Uniti. Già in campagna elettorale Trump aveva promesso guerra al fentanyl, l’oppiaceo sintetico che sta devastando le città americane e seminando morte.
Migliaia di consumatori si trasformano in veri e propri zombie. Per arrestare questo commercio, sin dal suo insediamento Trump ha minacciato e imposto dazi sulle importazioni da Canada, Cina e Messico, tutti accusati di non vigilare alle rispettive frontiere.
Boom prezzi cocaina buona notizia
Il boom dei prezzi per la cocaina è una buona notizia sul fronte della lotta alla droga, in quanto riduce le possibilità di acquisto. Giovani ed economicamente svantaggiati sono dissuasi anche solo ad avvicinarsi alla sostanza. Con questi risultati il governo americano sarà indotto a perseguire nella strategia di queste settimane. Gli attacchi ai Caraibi proseguiranno, indipendentemente dalla fine che farà il regime di Maduro.
giuseppe.timpone@investireoggi.it


