Ennesimo record infranto e previsioni sempre rialziste per l’argento, che in queste ore raggiunge un nuovo massimo storico con una quotazione superiore ai 62 dollari l’oncia sui mercati internazionali. La molla che ha fatto scattare gli ultimi rialzi è stato l’annunciato taglio ai tassi di interesse negli Stati Uniti per lo 0,25%. Era scontato, ma la reazione c’è stata ugualmente. Un costo del denaro più basso favorisce gli asset senza cedole come i metalli preziosi, in quanto acquistano appeal nei confronti delle obbligazioni.
Doppiato il boom dell’oro nel 2025
I record di questi mesi hanno comportato un tracollo nel rapporto tra i prezzi di oro e argento.
Esso apriva l’anno a 90,50, mentre adesso risulta di 68. Significa che all’inizio del 2025 un’oncia di oro valeva oltre 90 volte un’oncia di argento, quando ora non va oltre le 68 volte. Storicamente, un rapporto sopra 80 fa scattare un segnale di acquisto per il silver. Ed è stato così anche questa volta. In effetti, il boom dell’oro a +60,6% da inizio anno e con quotazioni sopra 4.210 dollari è stato quasi doppiato dal boom dell’argento del +114%.
Cosa c’è dietro ai record dell’argento? L’alta domanda non adeguatamente compensata dalle estrazioni. Le scorte accumulate si riducono e questo spinge gli investitori a pagare di più per accaparrarsi il metallo bianco. A differenza dell’oro, che ha principalmente un impiego nella gioielleria e come asset d’investimento, la domanda di silver si deve per circa il 60% a scopi industriali. Dall’elettronica di consumo alle batterie per auto elettriche, dai pannelli fotovoltaici ai semiconduttori, questo metallo è presente praticamente ovunque.
Argento verso nuovi record?
La FED prospetta un solo nuovo taglio dei tassi per il 2026, ma nel maggio prossimo scade il mandato del governatore Jerome Powell. Potrebbe succedergli Kevin Hassett, economista vicino al presidente Donald Trump e favorevole ad allentare ulteriormente (e con vigore) la politica monetaria. Benzina per i metalli preziosi. Le previsioni restano positive per oro e argento e nuovi record saranno possibili nel breve e medio termine. Per il secondo ancora di più in un contesto di crescita globale, essendo maggiormente legato all’andamento della produzione industriale.
giuseppe.timpone@investireoggi.it