Anticipo TFR per acquisto casa: cosa fare se salta il rogito? Come canta Elisa con il brano Anche se non trovi le parole: “Nessuna replica, poco potere mentre decidi se ti puoi fidare. Il tuo momento ti viene a cercare, puoi solo credere, forse saltare come un elastico senza pensare. Non c’è più tempo, forse fa male”.
Prima o poi può capitare a tutti di vivere un momento in cui i sogni e le scelte si intrecciano con il peso della realtà. Basti pensare a quando si decide di compiere il grande salto di acquistare una casa che si sente già propria.
A tal fine bisogna fare i conti con tutta una serie di questioni pratiche, come ad esempio un ingente esborso economico. Per ovviare a tale problematica molti lavoratori decidono di richiedere un anticipo del TFR. Un aiuto indubbiamente importante, che permette di avere una stabilità. Ma cosa accade se le cose non si evolvono come sperato e il rogito salta? Una situazione indubbiamente poco gradita, in cui le certezze vacillano, ritrovandosi in bilico tra ciò che era stato deciso e ciò che non si può più controllare. Onde evitare spiacevoli situazione è bene fare chiarezza e vedere cosa prevede la normativa vigente in merito.
Quando è possibile richiedere l’anticipo del Trattamento di Fine Rapporto
In base a quanto previsto dall’articolo 2120 del Codice Civile, i lavoratori con almeno otto anni di anzianità lavorativa presso lo stesso datore di lavoro possono:
“chiedere, in costanza di rapporto di lavoro, una anticipazione non superiore al 70 per cento sul trattamento cui avrebbe diritto nel caso di cessazione del rapporto alla data della richiesta. […] La richiesta deve essere giustificata dalla necessità di:
a) eventuali spese sanitarie per terapie e interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche;
b) acquisto della prima casa di abitazione per sé o per i figli, documentato con atto notarile“.
In caso di acquisto della prima casa, quindi, è possibile richiedere l’anticipo del TFR. A tal fine è necessario presentare apposita documentazione, comprovante l’effettiva destinazione dell’importo, come ad esempio il compromesso, il preliminare o l’atto notarile.
Ma cosa succede se salta il rogito?
Anticipo TFR per comprare casa: cosa succede se salta il rogito
Se dopo aver ottenuto l’anticipo del TFR l’atto notarile non è stipulato, la situazione inevitabilmente si complica e deve essere valutata caso per caso. Entrando nei dettagli, se l’operazione di acquisto non giunge a termine e l’importo non è stato speso, allora l’anticipo deve essere restituito al datore di lavoro.
In tali circostanze non sono previste sanzioni, ma è importante informare l’azienda il prima possibile, avendo l’accortezza di fornire prova del mancato acquisto. A tal fine è sufficiente presentare una comunicazione della banca, piuttosto che una rinuncia scritta o la risoluzione del compromesso.
Nel caso in cui invece l’importo sia stato già parzialmente utilizzato, ad esempio per coprire la caparra o le spese notarili, è necessario documentare in modo dettagliato tutte le uscite sostenute, in modo tale da giustificare l’utilizzo parziale dell’anticipo.
La parte non utilizzata potrebbe dover essere restituita. In alcuni casi, se il fallimento dell’operazione è dimostrabile e le spese sono giustificate, l’azienda può decidere di non richiedere la restituzione.
Il caso di uso improprio
La situazione è alquanto differente nel caso in cui emerga un uso improprio dell’anticipo. Qualora l’importo ottenuto fosse usato per finalità diverse, come esempio effettuare altri acquisti piuttosto che coprire debiti personali, allora il datore di lavoro può richiedere la restituzione integrale di quanto versato. Ma non solo, potrebbero esserci conseguenze disciplinari o fiscali. Questo accade soprattutto nel caso in cui il lavoratore abbia firmato una dichiarazione d’uso specifico.
Nel caso in cui il rogito salti, quindi, si consiglia di comunicare tempestivamente al datore di lavoro l’accaduto. Si consiglia, inoltre, di rivolgersi ad un consulente legale o fiscale per valutare la possibilità di reindirizzare l’anticipo, ad esempio per l’acquisto di un altro immobile. A tal proposito è bene sapere che, effettivamente, è possibile riutilizzare l’anticipo del TFR su un altro immobile. Questo, però, non avviene in automatico. Bensì è necessario presentare una nuova richiesta, con l’azienda che potrà decidere se accettare o meno.
