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Oggi: 05 Dic, 2025

ADI e SFL nel mirino: scattano i controlli intelligenti su chi percepisce senza diritto

ADI e SFL al centro di un nuovo protocollo: INPS e Corte dei conti rafforzano i controlli contro gli abusi.
5 mesi fa
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assegno inclusione
Foto © Pixabay

Nel panorama degli interventi pubblici volti a sostenere l’inclusione sociale e la formazione professionale, l’attenzione verso l’uso corretto delle risorse si fa sempre più centrale. Un passo significativo in questa direzione è stato compiuto con la sottoscrizione di un nuovo protocollo d’intesa tra l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) e la Corte dei conti. Firmato a Roma presso Palazzo Wedekind, l’accordo coinvolge il Presidente dell’INPS, Gabriele Fava, e il Procuratore Generale della Corte dei conti, Pio Silvestri, e mira a rafforzare la lotta contro l’indebita percezione dell’Assegno di Inclusione (ADI) e dei contributi legati al Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL).

Rafforzamento del sistema di vigilanza preventiva su ADI e SFL

L’obiettivo primario del protocollo è prevenire abusi e frodi nell’erogazione dei sussidi pubblici destinati alle fasce più fragili della popolazione. L’accordo, che avrà validità biennale, si inserisce in una strategia più ampia di controllo preventivo, grazie anche alla collaborazione con le forze dell’ordine, in particolare l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza.

Questi enti svolgeranno un ruolo attivo nel monitoraggio delle situazioni sospette, affiancando INPS e Corte dei conti nel rilevamento tempestivo di eventuali anomalie.

L’intesa rappresenta un importante passo avanti nell’ambito della governance delle politiche assistenziali. L’adozione di modelli di verifica preventiva consente di intercettare possibili criticità prima ancora che si concretizzino in danni erariali. Un cambio di paradigma che si discosta da una visione puramente repressiva per abbracciare un approccio preventivo e collaborativo.

Utilizzo di tecnologie innovative e scambio di dati

Un elemento distintivo dell’accordo è l’integrazione di strumenti tecnologici all’avanguardia nei processi di verifica e controllo.

L’INPS adotterà nuove soluzioni digitali capaci di migliorare l’efficienza dei controlli e la tracciabilità delle informazioni relative alle prestazioni ADI e SFL. A questo si aggiunge uno scambio informativo strutturato e periodico: ogni sei mesi, i dati raccolti verranno condivisi tra INPS e le procure regionali della Corte dei conti.

Questa cooperazione sistemica permetterà di disporre di una base informativa aggiornata e uniforme, utile sia per l’analisi del rischio che per la verifica delle responsabilità in caso di erogazioni improprie. Il flusso costante di informazioni faciliterà l’individuazione di schemi ricorrenti di frode e consentirà una reazione rapida da parte delle autorità competenti.

Tutela dell’equità sociale e responsabilità istituzionale

Uno dei punti più significativi dell’iniziativa è il suo forte impatto simbolico: il contrasto agli abusi legati a misure come ADI e SFL non riguarda solo la protezione del bilancio pubblico, ma coinvolge anche la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Ogni risorsa impiegata in modo scorretto rappresenta, secondo Fava, un “vulnus alla fiducia collettiva” e un ostacolo alla piena realizzazione degli obiettivi di equità sociale.

Il Presidente dell’INPS ha sottolineato come il protocollo non miri a un incremento dei controlli in senso punitivo, bensì a una migliore qualità degli interventi, basata su una più intelligente gestione istituzionale.

La collaborazione tra enti, l’uso di tecnologie adeguate e la capacità di anticipare i rischi rappresentano gli strumenti chiave per garantire un sistema più giusto e funzionale.

ADI e SFL: recupero delle somme indebitamente erogate

Un ulteriore fronte su cui l’accordo avrà un impatto rilevante è il recupero delle somme che sono state percepite senza diritto. Grazie all’integrazione operativa tra INPS, Corte dei conti e forze dell’ordine, sarà possibile avviare azioni coordinate di recupero, riducendo i tempi e aumentando l’efficacia delle procedure. Questo aspetto rafforza la dimensione di responsabilità non solo amministrativa, ma anche etica dell’azione pubblica.

La lotta agli illeciti, dunque, si concretizza in una serie di interventi mirati che proteggono sia le risorse pubbliche che il principio fondamentale dell’equità. Le misure ADI e SFL sono nate per contrastare l’emarginazione e promuovere la formazione e l’inserimento lavorativo. Garantire che tali strumenti raggiungano effettivamente i destinatari legittimi è un dovere civile oltre che amministrativo.

Un modello replicabile in altri settori

Pio Silvestri, Procuratore Generale della Corte dei conti, ha espresso fiducia nella nuova sinergia interistituzionale. Auspicando che il modello di cooperazione inaugurato con questo protocollo possa estendersi in futuro ad altri settori di interesse pubblico. Il valore aggiunto dell’intesa non risiede solo nel merito delle azioni previste, ma nel metodo: una governance condivisa, basata su trasparenza, responsabilità e innovazione.

La speranza è che questo schema possa essere replicato in altre aree in cui l’efficienza dell’erogazione pubblica è condizione essenziale per il buon funzionamento delle politiche sociali ed economiche.

Riassumendo

  • Firmato protocollo tra INPS e Corte dei conti contro abusi su ADI e SFL.
  • Collaborazione attiva con Carabinieri e Guardia di Finanza per controlli preventivi.
  • Previsto scambio semestrale di dati tra INPS e procure regionali.
  • Uso di tecnologie innovative per identificare irregolarità e frodi.
  • Obiettivo: recuperare risorse indebitamente percepite e rafforzare l’equità sociale.
  • Il modello potrà essere esteso ad altri ambiti di interesse pubblico.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.