Vietato lasciare soldi che invece possono essere presi per diritto da anziani, invalidi, vedovi e pensionati. Mai come adesso è il caso di non lasciare nulla e di non perdere soldi. Se è vero che si stenta ad arrivare a fine mese, se è vero che ci sono bollette sempre più care e salate e se la povertà aumenta, ecco che prendere 52 euro al mese in più sui trattamenti dall’INPS non è una cosa da sottovalutare. E c’è una misura che agli anziani invalidi, vedovi e pensionati, offre proprio questa cifra in più ogni mese. Con la possibilità di prendere arretrati per chi, inconsapevolmente, non lo ha fatto per tempo.
I requisiti per prendere un surplus sulla pensione i reversibilità
A partire dalla data di decesso del proprio coniuge e quindi dalla data di maturazione del diritto alla pensione di reversibilità per chi invalido lo era già, oppure dalla data di riconoscimento dell’invalidità al 100% per chi vedovo lo era già, ecco l’assegno di vedovanza. Un autentico trattamento di famiglia appannaggio di soggetti che si trovano a rispettare le seguenti condizioni:
- Invalidità al 100% o indennità di accompagnamento;
- Titolarità della pensione di reversibilità;
- Reddito entro 33.274,22 euro per l’assegno pieno o 37.325,55 euro per l’assegno in misura ridotta.
Sono quelli prima elencati i requisiti per ottenere una maggiorazione della pensione ai superstiti. L’assegno di vedovanza vale 52,91 euro al mese in misura piena e 19,59 euro al mese in misura ridotta.
Anziani invalidi, vedovi e pensionati, subito 52 euro al mese in più
Per ottenere l’assegno di vedovanza bisogna presentare domanda all’INPS.
Infatti non è un assegno erogato automaticamente dall’Istituto. La domanda da presentare è la domanda di ricostituzione della pensione. Infatti non c’è una domanda specifica per l’assegno di vedovanza ma bisogna presentare la classica richiesta di ricalcolo della pensione alla pari di quella che si presenta quando cambiano i redditi di titolari di prestazione collegate ai redditi, o per richiedere gli assegni familiari e così via dicendo. Una domanda che si può presentare sul sito dell’INPS in forma telematica. Facendo tutto da soli con Spid, Cie o Cns in area riservata o con l’ausilio di un Patronato.
Non solo aumento dei trattamenti ma anche arretrati, ma occhio alla prescrizione
In sede di presentazione della domanda, spetta al diretto interessato ricordarsi di chiedere eventualmente gli arretrati. E come dicevano in premessa, si parte dalla data di riconoscimento invalidità per chi prima di tale data era risultato già vedovo. O al contrario, dalla data di decorrenza della pensione di reversibilità per chi invalidi era già stato riconosciuto prima di diventare vedovo.
La misura è strutturale, non ha scadenza, ma naturalmente per chi deve chiedere gli arretrati meglio fare bene i conti sull’eventuale prescrizione a cui si va incontro. Perché gli arretrati possono essere richiesti fino a 5 anni indietro.
