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Oggi: 05 Dic, 2025

Gilt stabili sul mercato insieme alla sterlina dopo il budget, ma Reeves finisce sotto accusa

I rendimenti dei Gilt sono risaliti dai minimi toccati con la presentazione del nuovo budget, ma segnalano insieme alla sterlina stabilità.
4 giorni fa
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Gilt e sterlina stabili sui mercati dopo il nuovo budget
Gilt e sterlina stabili sui mercati dopo il nuovo budget © Licenza Creative Commons

Pur in risalita dai minimi toccati il 26 novembre scorso, giorno di presentazione del nuovo budget, i rendimenti dei Gilt segnalano calma sul mercato sovrano britannico. Il decennale offre il 4,47% e il trentennale il 5,24% nella prima seduta di dicembre. Quanto alle scadenze più corte, sui 2 anni abbiamo un rendimento del 3,76%. Esso sconta un possibile taglio dei tassi di interesse da parte della Banca d’Inghilterra rispetto al 4% attuale.

Gilt calmi, Reeves sotto attacco

Certo è che su base mensile i Gilt rendono un po’ di più per le scadenze lunghe e restano i più generosi tra i bond sovrani del G7. Calma apparente anche per la sterlina, che scambia sopra 1,32 contro il dollaro. All’inizio del mese scorso, invece, era scesa a 1,30.

Era il 4 novembre e il cancelliere dello Scacchiere, Rachel Reeves, convocava una conferenza stampa senza precedenti per spiegare all’opinione pubblica le difficoltà in cui annaspano i conti pubblici nazionali.

Maxi-aumento delle tasse

Il nuovo budget prevede un maxi-aumento di imposte per 26 miliardi di sterline, circa 29,5 miliardi di euro. E’ proprio questo dato ad avere riportato la calma sul mercato dei Gilt. Agli investitori interessa che i prestiti al governo possano essere ripagati. Aumentare le entrate fiscali contribuisce a ridurre il rischio sovrano, sebbene impatterà negativamente sulla crescita economica e il bilancio a medio-lungo termine sarà tutto da dimostrare.

Tuttavia, la situazione politica a Londra è tutt’altro che facile. Oggi, il primo ministro Keir Starmer è intervenuto a difesa di Reeves, sostenendo che non c’è stata alcuna condotta “misleading” sua e del governo. Il riferimento è alle accuse piovute dalle opposizioni e persino dalla BBC, secondo cui il Tesoro britannico avrebbe tratto in inganno mercati ed opinione pubblica.

La conferenza stampa a cui abbiamo accennato dipingeva un quadro allarmante dei conti pubblici, tale da giustificare un eventuale infrangimento della promessa elettorale dei laburisti di non alzare le tasse a lavoratori e pensionati.

Starmer sotto assedio nel Partito Laburista

Le cose sono andate diversamente in appena tre settimane. Tant’è che sono scattate indagini a carico dell’Office for Budget Responsibility, istituzione super partes di monitoraggio dei conti pubblici e che nelle settimane scorse aveva fatto trapelare indiscrezioni circa il budget in corso d’opera. Cos’è accaduto veramente? Il segreto di pulcinella. Il governo ha fatto trapelare alla stampa l’intenzione di alzare le tasse su lavoratori e pensionati per testare le reazioni. Dagli stessi laburisti era emersa una fronda, presumibilmente capeggiata dai ministri di Sanità e Interni e che avrebbe messo nel mirino la leadership del partito e del governo. Da cui il mezzo passo indietro di Starmer e Reeves.

I Gilt segnalano calma ora che il bilancio è stato presentato. Tuttavia, non scontano il possibile scenario avverso sul piano politico. Starmer è sempre più in difficoltà nel suo stesso partito. La posizione di Reeves si è fatta assai precaria. La responsabile delle finanze era già sfuggita ad una richiesta di dimissioni in piena estate dopo il flop sulla riforma assistenziale.

L’ala più progressista dei laburisti dovette tirarsi indietro per non sfidare i mercati, memori dell’infausto “effetto Truss” del 2022. Adesso, sembra molto difficile che la donna possa rimanere al suo posto ancora a lungo. Ha perso di credibilità anche verso gli investitori, dicendo una cosa e facendone subito dopo un’altra.

Gilt non credono a caduta imminente del governo Starmer

L’unico collante tra i laburisti è la paura di elezioni anticipate. Se si tenessero oggi, conquisterebbe qualche decina di seggi e a trionfare sarebbe il Reform UK di Nigel Farage. I Gilt vedono remota questo scenario per il momento, ma la premiership è in forse più che mai. E il rischio, dal punto di vista dei mercati, sarebbe che a succedere a Starmer possa essere una figura più di sinistra come il sindaco di Manchester, Andrew Burnham. Tra i suoi propositi, la nazionalizzazione delle industrie strategiche e l’aumento della spesa assistenziale.

giuseppe.timpone@investireoggi.it 

 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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