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Oggi: 05 Dic, 2025

Doppia casa, zero IMU: quando marito e moglie non pagano sull’abitazione principale

L’esenzione IMU abitazione principale ha cambiato volto: una sentenza rivoluziona le regole per le coppie con due abitazioni distinte
1 settimana fa
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imu abitazione
Foto © Investireoggi

Con l’avvicinarsi della scadenza del saldo IMU 2025, fissata come sempre al 16 dicembre, torna utile soffermarsi su una delle regole più significative introdotte negli ultimi anni. Una disposizione che riguarda migliaia di famiglie e che continua a generare dubbi, soprattutto tra i coniugi o gli uniti civilmente che vivono stabilmente in abitazioni diverse. La questione non è nuova, ma ha trovato una definizione chiara grazie a un importante intervento della Corte Costituzionale. Oggi, infatti, l’esenzione IMU abitazione principale è riconosciuta in modo uniforme a entrambi i componenti della coppia, anche se ognuno risiede in un immobile differente di cui è proprietario.

Questa conclusione rappresenta un punto di arrivo dopo anni di interpretazioni controverse, durante i quali si è tentato più volte di distinguere tra nuclei residenti in Comuni diversi e nuclei residenti nello stesso Comune ma in abitazioni distinte.

La sentenza n. 209 del 2022 ha però risolto ogni incertezza, modificando in profondità la logica dell’esenzione e superando la precedente visione legata al concetto di famiglia come unità unica di riferimento.

Doppia abitazione principale: la posizione della Corte Costituzionale

In origine, la disciplina dell’IMU abitazione principale prevedeva che il beneficio spettasse non solo al proprietario dell’immobile dove questi viveva stabilmente, ma anche all’intero nucleo familiare, come se la residenza fosse per definizione condivisa. Questa impostazione creava non poche difficoltà quando i coniugi vivevano in due immobili diversi, ciascuno di proprietà individuale. Secondo la normativa, infatti, era possibile individuare una sola abitazione principale per tutto il nucleo, indipendentemente dalle scelte di vita della coppia.

La Corte Costituzionale ha ritenuto questa impostazione non conforme ai principi fondamentali dell’ordinamento.

La sentenza 209/2022 ha dichiarato illegittima la parte della legge che limitava l’esenzione a un unico immobile familiare, spiegando che il concetto di abitazione principale non può essere “trascinato” da un componente all’altro, ma va riferito alla persona che effettivamente vive e risiede nell’immobile.

Con questa decisione, il concetto di abitazione principale torna a coincidere con il luogo in cui il proprietario ha sia la residenza anagrafica sia la dimora abituale, senza alcun collegamento obbligatorio con gli altri membri della famiglia.

Cosa cambia per le coppie con due immobili

Prima dell’intervento della Corte, si era provato a trovare un compromesso: riconoscere la doppia esenzione solo ai coniugi residenti in Comuni diversi, mentre chi viveva in due case situate nello stesso Comune avrebbe potuto beneficiare dell’agevolazione solo su un immobile. Questa interpretazione tuttavia non aveva un solido fondamento normativo e creava disparità difficilmente giustificabili.

La sentenza del 2022 ha eliminato ogni distinzione territoriale. Oggi entrambi i coniugi non devono pagare l’imposta sulla propria abitazione principale anche quando le due case si trovano all’interno dello stesso territorio comunale. L’unico elemento veramente rilevante è che ciascun proprietario risieda e dimori stabilmente nell’immobile.

Un esempio chiarisce la situazione: se una persona vive e risiede in una casa a Roma di proprietà, e il coniuge vive e risiede in un’altra casa a Frosinone, anch’essa di proprietà personale, nessuna delle due abitazioni è soggetta al pagamento dell’imposta.

Lo stesso identico principio si applica qualora entrambe le abitazioni fossero nello stesso Comune. La distanza geografica, quindi, non ha alcuna importanza.

I limiti dell’esenzione IMU abitazione principale

L’agevolazione non è però universale. Rimane infatti un limite collegato alla categoria catastale dell’immobile. L’esenzione IMU abitazione principale non si applica alle abitazioni considerate “di pregio”, vale a dire quelle classificate nelle categorie A/1, A/8 e A/9. In queste situazioni, pur essendo abitazione principale, l’imposta resta dovuta secondo le regole ordinarie.

Per tutte le altre categorie, invece, la norma è chiara: se il proprietario vive e risiede stabilmente nell’immobile, l’imposta non si paga.
Una definizione più aderente alla realtà

Il principio generale

L’interpretazione della Corte Costituzionale ha riportato attenzione sulle evoluzioni delle famiglie moderne, che non sempre condividono gli stessi spazi per motivi di lavoro, esigenze personali o organizzazione domestica. La nuova impostazione dell’esenzione IMU abitazione principale si avvicina maggiormente a queste realtà, evitando distorsioni che in passato avevano generato situazioni poco coerenti.

Oggi il principio è semplice: ciò che conta non è dove vive il nucleo familiare nel suo insieme, ma dove vive ciascuno di loro. Una regola chiara, che rende più immediata l’applicazione dell’esenzione e offre maggiore certezza ai contribuenti in vista delle scadenze annuali.

Riassumendo l’esenzione IMU abitazione principale dei coniugi

  • L’esenzione IMU abitazione principale vale per entrambi i coniugi con case diverse.
  • La Corte Costituzionale ha eliminato il vincolo della residenza unica del nucleo familiare.
  • Ogni proprietario ottiene l’esenzione se risiede e dimora nel proprio immobile.
  • La distanza tra le abitazioni non influisce: vale anche nello stesso Comune.
  • Restano escluse dall’esenzione solo le abitazioni di lusso A/1, A/8, A/9.
  • La nuova interpretazione riconosce le diverse esigenze abitative delle coppie moderne.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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