Milioni di famiglie italiane, in queste settimane, hanno ricevuto la Carta Dedicata a Te. La popolare social card – utilizzabile per beni di stretta necessità – è ormai giunta al terzo anno di funzionamento. E, dopo diverse annualità di utilizzo e ricariche, iniziano a emergere le prime problematiche. Non parliamo di carte smagnetizzate: oggi affrontiamo un caso diffuso che, tuttavia, sembra essere stato risolto, almeno secondo le segnalazioni di alcuni lettori.
Pare infatti che ci siano famiglie in possesso della carta già utilizzata lo scorso anno, ancora attiva ma priva di fondi. E nonostante il pieno possesso dei requisiti, tra sospetti e nervosismi, i soldi non sono ancora arrivati.
Dietro situazioni di questo tipo, però, può esserci una soluzione semplice. Non tutto è perduto: è possibile ottenere i 500 euro della carta su una nuova card, già disponibile presso gli uffici postali e solo da ritirare.
Carta Dedicata a Te, ecco cosa fare se ancora non hai ricevuto la ricarica sulla tua card
Avere in mano la Carta Dedicata a Te, caricata nel 2024 e nel 2023 ma oggi senza fondi, pur avendo tutti i requisiti, può essere molto frustrante. Eppure è una situazione comune a molte famiglie, beneficiarie negli ultimi anni del bonus, che ora non comprendono perché sulla loro carta non sia arrivato nulla.
Ricordiamo che la carta permette l’acquisto di beni di prima necessità, il rifornimento di carburante e l’acquisto di biglietti o abbonamenti dei mezzi pubblici.
Molti nuclei oggi si ritrovano con una carta attiva ma vuota. Tuttavia, questa condizione può nascondere un falso problema, facilmente risolvibile.
ISEE con diverso primo intestatario, ecco da dove nasce la mancata ricarica della Carta Dedicata a Te
Inutile attendere ricariche che non arriveranno mai.
Se su quella card non sono stati accreditati i fondi, non lo saranno più. La domanda è spontanea: “Se ho i requisiti, perché non la ricevo quest’anno?”.
La risposta, sorprendentemente semplice, è legata all’ISEE. O, più precisamente, al primo intestatario della DSU. La Carta Dedicata a Te può essere assegnata una sola volta per nucleo familiare.
Eppure esistono famiglie che si ritrovano con due diverse card, anche se solo una contiene i fondi. Chi vive questa situazione deve sapere che molto probabilmente esiste già una carta intestata al nuovo primo intestatario dell’ISEE, pronta per essere ritirata alle Poste. Ed è quella la carta corretta: quella in mano, invece, pur attiva, resterà senza fondi.
Ecco come si risolve l’arcano
Il problema nasce dalla DSU e riguarda l’ISEE. Alcune famiglie, fino allo scorso anno, avevano come primo intestatario della DSU – e quindi dell’ISEE – il marito, mentre nel 2025, con il rinnovo, il primo intestatario è diventato la moglie.
Nessun errore: l’ISEE è perfettamente valido, poiché riguarda l’intero nucleo familiare. Tuttavia, la Carta Dedicata a Te segue un meccanismo specifico. L’INPS compila una graduatoria delle famiglie aventi diritto all’interno di ciascun Comune e la trasmette ai Comuni stessi.
Carta Dedicata a Te: due card alla stessa famiglia, niente ricariche e altre anomalie
La graduatoria si basa sul valore dell’ISEE e sulla composizione del nucleo familiare, ma fa riferimento al nome dell’intestatario della DSU.
Chi presenta la DSU (al CAF o tramite area riservata sul sito INPS) diventa automaticamente il nominativo associato alla Carta Dedicata a Te. E così accade, come ci segnalano numerosi lettori, che alle Poste risulti una carta intestata alla moglie, mentre fino allo scorso anno la card era intestata al marito.
Il risultato? La famiglia si ritrova con due social card, ma solo una contiene i fondi e deve essere ritirata e attivata con il primo acquisto entro il 16 dicembre.