Dal 2000 il tuo quotidiano indipendente su Economia, Mercati, Fisco e Pensioni
Oggi: 05 Dic, 2025

Sport bonus 2025, ore contate per la domanda: le regole per avere il credito d’imposta

Ultime ore decisive per accedere allo sport bonus 2025, il credito d’imposta che premia le imprese pronte a sostenere lo sport pubblico
3 settimane fa
4 minuti di lettura
sport bonus 2025
Foto © Licenza Creative Commons

Agli sgoccioli la domanda per lo sport bonus 2025. Scadenza fissata alle ore 12 di oggi 14 novembre 2025. Parliamo del beneficio che rappresenta una delle principali agevolazioni fiscali a sostegno dello sport pubblico in Italia.

Si tratta di un credito d’imposta riconosciuto alle imprese che effettuano donazioni in denaro per interventi su impianti sportivi pubblici già esistenti o per la costruzione di nuove strutture a uso pubblico. Lo strumento unisce l’interesse fiscale delle aziende con un obiettivo sociale: ammodernare e potenziare il patrimonio sportivo del Paese.

Cos’è lo sport bonus 2025 e da dove nasce

L’agevolazione è stata introdotta nel 2019 e, visto il suo ruolo nel favorire gli investimenti privati nello sport, è stata confermata anche dalla legge di bilancio 2025.

Per il periodo 2025, lo sport bonus 2025 continua a rivolgersi ai titolari di reddito d’impresa che decidono di sostenere economicamente il settore sportivo pubblico attraverso liberalità in denaro.

Le somme donate devono essere destinate a progetti ben precisi:

  • lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria sugli impianti sportivi di proprietà pubblica;
  • opere di riqualificazione e ammodernamento delle strutture esistenti;
  • costruzione di nuovi impianti sportivi pubblici.

In questo modo, il vantaggio fiscale per le imprese si accompagna a un ritorno concreto per le comunità locali, che possono contare su palestre, stadi, piscine e campi attrezzati in modo più sicuro e moderno.

Chi può accedere al beneficio

Il sport bonus 2025 non è aperto a tutti i contribuenti, ma solo a una platea definita di soggetti economici. Possono richiedere il riconoscimento del credito d’imposta:

  • imprese individuali;
  • società di qualsiasi tipo;
  • enti non commerciali che, però, dichiarano reddito d’impresa;
  • stabili organizzazioni in Italia di soggetti esteri.

Il presupposto essenziale è, quindi, la produzione di reddito d’impresa. Altri soggetti, come privati senza attività economica o enti che non dichiarano reddito d’impresa, restano esclusi dal meccanismo agevolativo.

Le finestre temporali per sport bonus 2025

Per l’anno 2025 il Dipartimento per lo Sport ha programmato due periodi distinti per la presentazione delle domande di partecipazione al bando:

  • prima finestra sport bonus 2025: dal 30 maggio 2025 al 30 giugno 2025;
  • seconda finestra: dal 15 ottobre 2025 al 14 novembre 2025, con termine alle ore 12 dell’ultimo giorno.

Ciascuna finestra ha una propria dotazione finanziaria e consente alle imprese interessate di ottenere l’autorizzazione a effettuare le donazioni proposte dai progetti inseriti in piattaforma. La chiusura della seconda finestra segna, quindi, il termine per le richieste relative all’anno 2025.

Come funziona il credito d’imposta

Il cuore dello sport bonus 2025 è il credito d’imposta riconosciuto alle imprese che effettuano le erogazioni liberali. Il meccanismo è definito in modo preciso:

  • il beneficio ammonta al 65% dell’importo donato;
  • l’agevolazione è calcolata nel limite massimo del 10 per mille dei ricavi annui, riferiti all’anno 2024;
  • il credito riconosciuto viene utilizzato in tre quote annuali di pari importo, tramite modello F24.

Il modello F24 deve essere presentato esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate. Il vantaggio fiscale è quindi spalmato su tre periodi d’imposta, consentendo alle imprese una pianificazione ordinata del risparmio.

Il limite del 10 per mille dei ricavi annui garantisce un collegamento diretto tra dimensione aziendale e bonus: un’impresa con ricavi più elevati potrà ottenere un credito più alto, mentre una realtà più piccola avrà un tetto proporzionato alle proprie entrate.

Risorse disponibili e criterio cronologico

Lo sport bonus 2025 prevede un limite complessivo di risorse, oltre ai limiti per singola impresa. Per l’anno 2025 il fondo disponibile ammonta a 10 milioni di euro, suddivisi in:

  • 5 milioni per la prima finestra temporale;
  • 5 milioni per la seconda finestra.

Il contributo viene assegnato fino all’esaurimento delle risorse stanziate per l’anno. Un elemento decisivo è l’ordine cronologico di arrivo delle domande: le richieste pervenute per prime, se ammissibili, hanno priorità nella ripartizione del plafond. Questo aspetto rende importante una partecipazione tempestiva nei periodi di apertura dello sport bonus 2025.

Sport bonus 2025, il percorso delle donazioni

La procedura non si esaurisce con la semplice domanda. Una volta che i progetti e le donazioni proposte sono stati approvati, le imprese procedono alle erogazioni in denaro verso gli enti beneficiari. L’erogazione deve essere effettuata entro il termine indicato in apposito avviso che sarà pubblicato sul sito del Dipartimento per lo Sport. Tali versamenti devono essere certificati dagli stessi enti destinatari, in modo da attestare la corretta esecuzione delle donazioni. Tale certificazione, insieme alla ricevuta di versamento dell’erogazione, dovranno essere poi caricate in PDF sul portale di domanda.

Solo a questo punto il Dipartimento per lo Sport autorizza formalmente le imprese a usufruire del credito d’imposta. L’autorizzazione viene comunicata anche all’Agenzia delle entrate, che diventa così a conoscenza dell’ammontare spettante a ciascun soggetto. Da quel momento il credito può essere portato in compensazione tramite modello F24, secondo le modalità e i tempi previsti.

Presentazione delle domande e supporto operativo

Le richieste di adesione allo sport bonus 2025 devono essere trasmesse esclusivamente in via telematica. Il Dipartimento per lo Sport mette a disposizione una piattaforma dedicata, raggiungibile all’indirizzo: https://avvisibandi.sport.governo.it/

All’interno del portale sono disponibili:

  • una guida pratica alla compilazione delle domande;
  • i riferimenti per l’assistenza tecnica;
  • le istruzioni operative per seguire correttamente l’iter.

Sport bonus: un’opportunità per imprese e territorio

Lo sport bonus 2025 si presenta quindi come uno strumento vantaggioso sia per il tessuto produttivo sia per le amministrazioni pubbliche e le comunità locali. Le imprese possono ottenere un rilevante risparmio fiscale a fronte di un impegno economico destinato a progetti concreti e visibili, con un ritorno anche in termini di immagine e responsabilità sociale. Al tempo stesso, gli enti pubblici proprietari o gestori degli impianti sportivi possono finalmente contare su risorse aggiuntive per interventi spesso difficili da finanziare con i soli fondi ordinari.

La combinazione tra credito d’imposta, limiti chiari, finestre temporali definite e procedura digitale rende il meccanismo strutturato e regolato. In questo quadro, lo sport bonus 2025 rappresenta una leva importante per promuovere lo sviluppo di infrastrutture sportive moderne, sicure e accessibili, con benefici diffusi per cittadini, imprese e istituzioni.

Riassumendo

  • Credito d’imposta per imprese che finanziano interventi su impianti sportivi pubblici.
  • Agevolazione pari al 65% delle donazioni, entro il limite del 10‰ dei ricavi.
  • Due finestre annuali 2025 per presentare domanda tramite piattaforma dedicata.
  • Risorse complessive pari a 10 milioni, assegnate in ordine cronologico.
  • Donazioni certificate dagli enti e credito utilizzabile in tre quote annuali.
  • Strumento utile per migliorare strutture sportive pubbliche e favorire investimenti privati.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Pensioni a 66 anni
Articolo precedente

Pensioni a 66 anni nel 2026? Servono almeno 20 anni di contributi, ecco come

pensione anticipata a 65 anni nel 2026.
Articolo seguente

In pensione anticipata con la quota 100 pure adesso: ecco la sorpresa che non ti aspetti