L’Agenzia delle Entrate, qualche giorno fa, ha ufficializzato l’istituzione del codice tributo 8161 per consentire la restituzione volontaria del contributo Superbonus 2024.
Si tratta di un passaggio importante per chi ha beneficiato in modo non corretto dell’agevolazione prevista per i redditi più bassi. La risoluzione che introduce il nuovo codice è la n. 64 del 10 novembre 2025, e stabilisce le modalità operative per effettuare il versamento tramite modello F24 Elide.
Origine e finalità del contributo Superbonus
Il contributo Superbonus nacque con l’obiettivo di sostenere economicamente le famiglie con redditi modesti che hanno effettuato lavori edilizi rientranti nel Superbonus 70%.
Introdotto dall’articolo 1, comma 2, del Decreto-Legge n.
212 del 2023, con l’intento di ristorare in contribuente contro il taglio della percentuale di detrazione fiscale rispetto rispetto all’originario 110%.
In particolare, il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 6 agosto 2024 ha definito i criteri e le modalità per la concessione del contributo, mentre il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate n. 360503 del 18 settembre 2024 ha specificato le regole per la presentazione delle domande e la gestione delle istanze.
Chi poteva accedere all’agevolazione
Il beneficio era destinato ai contribuenti con redditi inferiori a 15.000 euro, che tra il 1° gennaio e il 31 ottobre 2024 hanno sostenuto spese per interventi edilizi agevolati con detrazione del 70%. In questi casi, il contributo serviva come integrazione economica per coprire parte delle spese non detraibili, agevolando l’accesso ai lavori di efficientamento energetico.
Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate ha previsto anche i casi in cui il contributo possa risultare non spettante, in tutto o in parte, a seguito di controlli o errori nella dichiarazione.
In tali circostanze, il beneficiario è obbligato a restituire le somme ricevute.
Come effettuare la restituzione del contributo
Quando il contributo Superbonus viene riconosciuto come non dovuto, il contribuente può procedere alla restituzione spontanea delle somme percepite. Non è possibile utilizzare la compensazione con altri crediti fiscali, in conformità a quanto previsto dall’articolo 17 del Decreto Legislativo n. 241 del 1997.
Per consentire questa operazione, l’Agenzia delle Entrate ha istituito il nuovo codice tributo 8161, denominato: “Contributo a fondo perduto per superbonus – Restituzione spontanea – art. 1, comma 2, DL 212 del 2023”.
Il pagamento deve essere effettuato utilizzando il modello F24 Elide. Uno strumento pensato per versamenti che richiedono l’indicazione di elementi identificativi particolari.
Restituzione contributo superbonus: istruzioni per compilare il modello F24 Elide
La compilazione del Modello F24 Elide deve avvenire seguendo alcune indicazioni specifiche. Sezione “Contribuente”: Nei campi “codice fiscale” e “dati anagrafici” devono essere riportati i dati del soggetto obbligato al versamento.
Sezione “Erario e altro”: Nel campo “tipo” deve essere inserita la lettera R. Il campo “elementi identificativi” deve restare vuoto. Nel campo “codice” deve essere indicato il 8161. Nell’“anno di riferimento” si deve inserire l’anno in cui il contributo è stato riconosciuto, nel formato “AAAA”. Infine, nel campo “importi a debito versati” deve essere riportato l’importo da restituire.
Queste indicazioni garantiscono una corretta imputazione del pagamento, evitando errori che potrebbero rallentare la registrazione del versamento.
Riassumendo
- L’Agenzia delle Entrate istituisce il codice tributo 8161 per il contributo Superbonus.
- Il contributo Superbonus aiuta famiglie con redditi sotto 15.000 euro per lavori edilizi.
- Se non spettante, il contributo deve essere restituito senza possibilità di compensazione.
- La restituzione avviene tramite modello F24 Elide con codice tributo 8161.
- Le istruzioni definiscono campi, anno di riferimento e importo da versare.
- La misura garantisce trasparenza e correttezza nell’uso dei fondi pubblici.